Ecoballe e infoballe: ora è proprio emergenza

È ancora l’emergenza rifiuti la reginetta che conquista tutte le prime pagine dei quotidiani italiani. La “monnezza” – termine ultra utilizzato negli ultimi giorni da politici, giornalisti e letterati (ma un tempo in italiano non si diceva “immondizia”?) – domina tutto e tutti: dalle strade dei campani alle liti tra governanti e oppositori. Ieri abbiamo pubblicato il dossier che Formiche aveva lanciato già ad ottobre. Oggi, invece, vorremmo riflettere su come i “grandi media” stanno affrontando l’argomento. In tv scorrono immagini da guerra civile. Presunti normali cittadini se la prendono con le forze dell’ordine venute ad aiutarli. Poi si scopre, ma si sorvola,  che questi violenti appartengono ad ali estreme della tifoseria calcistica. Il governo cerca di infondere il messaggio del ripristino di una normalità inesistente. L’opposizione passa all’attacco tentando di far dimenticare che quella in atto è un’emergenza che va avanti da almeno quattordici anni, un’emergenza di cui nessuno si è voluto “sporcare le mani”. E in un gioco di forza, finalizzato all’esclusivo mantenimento del potere, tutti dimenticano il monito lanciato dall’Unione europea. De Gennaro nominato commissario speciale. Possibile che nessuno si ricordi che l’Ue ci aveva chiaramente detto, neanche tre giorni fa: “Attenzione Italia! Niente commissariato speciale o gli aiuti – ergo i denari – per aiutarvi non li vedrete!”. Cosa fa l’Italia? Nomina il commissario speciale.