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Il discorso di Giorgio Napolitano

Ecco il testo della dichiarazione pronunciata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo il conferimento dell’incarico di formare il governo a Franco Marini.

“La crisi della maggioranza di Governo è intervenuta dopo che in Parlamento si erano aperti spiragli di dialogo tra le forze politiche per una modifica della legge elettorale vigente e di alcune importanti norme della Costituzione. La preoccupazione che senza tali modifiche non si possa realizzare la necessaria stabilità politica ed efficienza istituzionale, si è negli ultimi tempi e ancora in questi giorni chiaramente espressa, nel modo più imparziale, in seno all’opinione pubblica e a significative rappresentanze del mondo economico e della società civile. Una modifica della legge elettorale è stata, d’altronde, sollecitata attraverso una richiesta di referendum dichiarata ammissibile dalla Corte Costituzionale”.”Ho perciò prospettato, a tutti i partiti e i gruppi politici da me consultati, l’esigenza di una soluzione della crisi di Governo che in tempi brevi dia almeno avvio agli indispensabili processi di riforma e a credibili impegni di più costruttivo e fruttuoso dialogo tra gli opposti schieramenti: dialogo da me costantemente auspicato e obiettivamente necessario qualunque sia il risultato di nuove elezioni. Questa soluzione è stata considerata impraticabile da quelle forze politiche che hanno indicato nello scioglimento delle Camere e nella convocazione delle elezioni sulla base della legge vigente il solo sbocco della attuale crisi politica. Nel ribadire attenzione e rispetto per tutte le posizioni illustratemi, ricordo tuttavia che sciogliere anticipatamente le Camere ha sempre rappresentato la decisione più impegnativa e grave affidata dalla Costituzione al presidente della Repubblica. E questa volta la decisione dovrebbe essere assunta a meno di due anni dalle ultime elezioni. Considero perciò mio dovere riservarmi una adeguata ponderazione e valutazione conclusiva; il che non può essere da nessuna parte inteso come scelta rituale o dilatoria. Ho pertanto chiesto al presidente del Senato – facendo appello al suo senso di responsabilita’ istituzionale – di verificare le possibilità di consenso su un preciso progetto di riforma della legge elettorale e di sostegno a un governo funzionale alla approvazione di quel progetto e alla assunzione delle decisioni piu’ urgenti in alcuni camp”.


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