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Lo scandalo. Militari Onu distruggono la storia

Quando la guerra devasta interi territori e trascina le popolazioni nel baratro della morte e della crudeltà la colpa è della scelleratezza dei pochi che manipolano i tanti per il raggiungimento di determinati interessi, nella maggior parte dei casi “economici”. Ma quando si sentono storie come questa, allora ci si chiede veramente “perché”. E la risposta diventa ancora più imbarazzante: semplice assurdità dei meccanismi della mente umana. Il quotidiano britannico “The Times” oggi rivela che gli autori di firme e graffiti lasciati irreparabilmente sopra antichissimi disegni d’epoca preistorica sono i soldati delle truppe Onu. Questi militari appartengono alla Minurso, la missione dell’Onu per il referendum nel Sahara occidentale. I due studiosi Nick Brooks, dell’università dell’East Anglia, e Joaquim Soler, dell’univesità spagnola di Girona, hanno denunciato:”Il personale della Minurso ha giocato un ruolo centrale nella distruzione dei siti archeologici e si dedica da tempo al danneggiamento sistematico di queste aree…i danni riportati a Lajuad di recente non hanno precedenti”. L’atto vandalico su rare e spettacolari pitture rupestri andrebbe avanti da due anni. Tuttavia queste persone sono state individuate facilmente per aver lasciato la firma accanto ai propri scarabocchi di nomi, date del passaggio e rotte nel deserto (di cui alcune arrivano fino a un metro). Va così distrutta una parte importante della storia e delle tradizioni della zona e del suo popolo, i Saharawi. Ancora una volta l’Onu è attraversata da uno scandalo che vede coinvolto il proprio personale per aver violato un codice di condotta etica da osservare in missione di pace. E stavolta a farne le spese è un patrimonio che per ironia della sorte la stessa comunità internazionale aveva dichiarato “patrimonio dell’umanità”.

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