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Politica: fidarsi o non fidarsi? Questo è il problema

Sfiducia degli italiani nelle istituzioni. Oggi è uscito l’ultimo rapporto Eurispes. La ricerca è stata condotta su 1.042 cittadini: una cifra a dire il vero non poi così estesa, ma verosimilmente rappresentativa del sentire comune italiano.  Ebbene tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 ci sarebbe stato un calo vertiginoso di fiducia verso le istituzioni. Vediamo più da vicino. Il più fidato rimane il Presidente della Repubblica che si aggiudica un onesto 58,5%: scende però di posizione se lo si guarda dall’alto del suo 63,2% dell’anno precedente. A seguire la magistratura, tanto tormentata da ex presidenti del Consiglio ed ex ministri. Le toghe raccolgono il 42,5% di “gradimento”: sembra uno scarso risultato? Poco male se si considera che solo l’anno precedente la categoria segnava il 39,6%. Complice forse la simpatia suscitata nei confronti di De Magistris e Forleo. Se personaggi cardine dell’antipolitica del calibro di Grillo sono all’apice della loro popolarità, il Parlamento crolla, sprofonda sotto il 75,3%: secondo gli italiani, infatti, non si tratta di sfiducia rispetto a questo o a quel governo, ma più in generale rispetto alla classe politica. E, sorpresa, se alla fine del 2007 il 7,6% si diceva estremamente fiducioso rispetto al Parlamento, con gli accadimenti del nuovo anno sta tranquillo solo l’1,9%. All’ultimo posto gli italiani mettono quelle “strane macchine che fanno tutto tranne l’interesse del cittadino”: i partiti. In discesa anche la scuola (il 33% ne ha fiducia), associazioni di imprenditori (23, 5%), pubblica amministrazione (20%) e sindacati (19,5%). E, rullo di tamburi, dal rapporto emergerebbe che chi ha dovuto fare i conti con il crollo di fiducia nei confronti della politica sia stato proprio il popolo della sinistra, tradito da promesse che sente non esser state mantenute.

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