Come può un uomo imbracciare un fucile e colpire un altro uomo, come lui, mentre soccorre bambini e donne? Come può un uomo dare il via alla sua arma e spezzare una vita, come la sua, con quindici colpi ininterrotti? Come può questo uomo trivellare di quindici colpi un corpo che fino all’attimo prima era attraversato da sogni, speranze, interessi, amore, voglia di riabbracciare una moglie ed una figlia? Con quale coraggio questo, che risulta ora difficile chiamare “uomo”, può distruggere la cosa più bella che ogni giorno dà senso a se stessa, la vita?
Fredda, l’agenzia arriva in redazione: “I colpi, più di quindici, tutti mortali, hanno interessato soprattutto tronco e capo. Non ci sono proiettili “ritenuti”. Il decesso è stato immediato, considerata l’azione devastante”.
Così è morto Pezzulo, peacekeeper italiano.
