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Donne violate: la poligamia in Italia

“La legge è uguale per tutti”. O quasi, in Italia. Molti musulmani – di questi, per larga parte sarebbero italiani convertiti all’Islam – sfrutterebbero la propria religione per contrarre matrimoni poligamici. La denuncia arriva da Souad Sbai, presidente dell’Associazione delle donne marocchine in Italia (Acmid-Donna). “Dobbiamo considerare il fatto che la poligamia in Italia è un fenomeno in aumento per colpa di quegli Imam che non rispettando i dettami della Costituzione italiana e del principio di uguaglianza tra l’uomo e la donna – spiega in una nota Sbai – sono loro a celebrare questo tipo di matrimonio all’interno delle mura delle moschee, quasi sempre in segreto. Questa situazione viola ancora di più i diritti delle donne, non solo perché la seconda moglie ha sempre meno diritti della prima ma soprattutto perché in un paese come il nostro, dove questa pratica non è ammessa, si trova a vivere un rapporto di doppia clandestinità coniugale non potendo fare alcun documento e non potendo chiedere aiuto a nessuno per vedere rispettati i suoi diritti matrimoniali”.

 

Una doccia fredda. Uno squarcio su una realtà italiana misconosciuta scaturita dalla dichiarazione dell’ambasciatore Mario Scialoja, pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Scialoja ha affermato di conoscere diversi italiani poligami. “Chiediamo – continua Souad Sbai – a lui e a tutte le persone di buona volontà come lui di incominciare a fare subito i nomi di queste persone che molto spesso si spacciano per moderati e affermano in pubblico ciò che invece non fanno in privato. Purtroppo gli italiani non si rendono conto di quale inferno si trova a vivere dopo poco tempo la donna poligama in Italia a causa della completa solitudine in cui cade”.

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