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Election day: ecco la procedura

Il Consiglio dei ministri dà il via libera al decreto legge elettorale: si voterà il 13 e 14 aprile, accorpando le amministrative.

I punti salienti del provvedimento approvato questa mattina sono: l’anticipo delle amministrative, il voto per Comuni e sindaci dimissionari, il voto dei cittadini residenti all’estero e temporaneamente all’estero, osservatori Osce ai seggi elettorali, l’esonero dalla raccolta firme per Pdl e Sinistra Arcobaleno e la copertura finanziaria delle attività.

L’anticipo delle amministrative. Queste anziché tenersiil 15 aprile saranno anticipate al 13 e 14. Ciò dovrebbe aiutare a contenere i costi e le spese pervisti in un’unica volta.

Il voto per Comuni e sindaci dimissionari. Qui degno di nota è il passaggio in cui si prevede l’inserimento in questo turno elettorale di aprile dei Comuni sciolti per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso. Condizione essenziale, però, è che il periodo di commissariamento si concluda entro il termine antecedente a quello fissato per la votazione.

Il voto dei cittadini residenti all’estero. È stato elevato da tre a sei il numero dei magistrati che compongono l’Ufficio centrale per la circoscrizione estero. La novità è che gli uffici elettorali potranno spedire con raccomandata il plico contenente il certificato e la scheda elettorale e le relative buste. Inoltre aumenteranno i seggi per lo scrutinio: “presso l’Ufficio centrale per la circoscrizione estero è costituito un seggio elettorale per un minimo di duemila ed un massimo di tremila elettori anziché per ogni cinquemila elettori come previsto in precedenza”.

Il voto dei cittadini temporaneamente all’estero. “Il diritto di voto per corrispondenza dei cittadini temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali”. Possibilità di voto, quindi, per il personale delle forze armate e di polizia, dipendenti di amministrazioni dello Stato, professori universitari, ordinari ed associati, ricercatori e professori aggregati.

Osservatori Osce. La presenza di questi soggetti è prevista in base ad accordi internazionali dell’Italia nell’ambito dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).

L’esonero dalla raccolta firme per i partiti “nuovi”. La condizione, tuttavia, è che la lista sia “accompagnata dalle attestazioni che la lista stessa è presentata in nome e per conto di due o più partiti o gruppi politici costituiti in gruppo parlamentare in una delle due Camere al momento della convocazione dei comizi”. E questa disposizione fa pensare.

Copertura finanziaria. “Le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari possono ricorrere a contratti di servizio di durata limitata con agenzie di lavoro interinale, nel massimo di tre milioni di euro”.

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