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Kosovo: molte polemiche sul fronte occidentale

A quarantotto ore dalla autoproclamazione di indipendenza ecco le prime reazioni internazionali: Usa, Gran Bretagna e Francia hanno già riconosciuto il Kosovo. Non è poi così scontato il fatto che in questa direzione si muoveranno presto tutti gli altri paesi membri  dell’Ue. Dunque, molte polemiche sul fronte occidentale. Perché c’è chi, come la Spagna, che con questo evento si riapriranno vecchie e fastidiose questioni interne, con cui ogni paese (nessuno escluso), nel suo piccolo, deve sicuramente fare i conti. Addirittura sull’unità d’Italia, del resto, non pende da anni come una spada di Damocle la difficile ipotesi di secessione della Lega Nord?

Preoccupatissima è la Russia, restia al riconoscimento proprio per timore del riemergere di striscianti nazionalismi. Neanche la Cina sorride. E al Consiglio di Sicurezza parla di pericolo per la pace. Che interessi avrà nella regione?

Fragoroso applauso, invece, da parte dell’Organizzazione dei Paesi islamici (Oci). Ieri a Dakar Ekmeleddin Ihsanoglu, segretario generale di turno dell’Oci, ha aperto i lavori dell’organizzazione sostenendo: “Il Kosovo ha finalmente dichiarato la sua indipendenza dopo una lotta lunga e determinata del suo popolo. Mentre ci rallegriamo per questo felice risultato, dichiariamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai fratelli e sorelle di la”, Di fronte al fatto che la maggioranza della popolazione kossovara è di etnia albanese e di religione musulmana, ha poi aggiunto: “Non c’è dubbio che l’indipendenza del Kosovo sarà una risorsa per il mondo islamico e potenzierà ulteriormente l’azione congiunta islamica”.

Gli Usa che sono stati tra i primi a riconoscere il Kosovo sono stati anche i primi a vivere il ritiro da parte della Serbia del proprio ambasciatore. Proprio il Parlamento serbo ieri ha rifiutato all’unanimità la dichiarazione d’indipendenza e ha dichiarato di ritirare i propri ambasciatori da tutti quei paesi che non saranno pronti a fare altrettanto.

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