Skip to main content

Santoro, ci risiamo!

Dopo l’attacco a Mastella, dopo aver denunciato il caso Forleo, De Magistris, ora Cuffaro, non si poteva non prevedere.  “Michele Santoro ha violato il pluralismo”, tuona così la decisione del Consiglio delle autorità per le garanzie nelle comunicazioni. È arrivato il tanto atteso – e perché no, scontato – richiamo della Rai ad Annozero, il programma condotto ogni giovedì sera da Santoro. Secondo Corrado Calabrò, presidente dell’Authority, non sarebbero stati rispettati i principi di completezza e correttezza dell’informazione, di obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e osservanza del contraddittorio, in base all’atto di indirizzo della commissione di Vigilanza.

Le puntate che hanno fatto andare su tutte le furie l’Authority sono state quelle sul caso Mastella-De Magistris del 4 ottobre, riforma Tv con il il ministro Gentiloni del 6 dicembre e sul caso Forleo-D’Alema e intercettazioni Berlusconi-Saccà del 20 dicembre.  Ci hanno messo un po’ per arrabbiarsi!

Ma allora che c’entra il no al “processo mediatico”? è un chiaro riferimento alla puntata di ieri sera su Totò Cuffaro e la sua collusione – meglio “il suo favoreggiamento” – con la mafia siciliana?

La vicenda sembra presagire un prossimo stop alla trasmissione. E la sinistra radicale, e tutti i cittadini che finalmente avevano tirato un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno dava voce a chi non ne aveva più, si rammaricano. Chi non stasera non si strapperà i capelli e colui che ha da temere e vuol metter tutto a tacere.



×

Iscriviti alla newsletter