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Finché vedrai sventolar bandiera…

A strisce verticali o orizzontali. Quasi sempre c’è il rosso, passione o molto più spesso memoria di un passato sanguinoso necessario alla conquista della libertà. Ultracentenaria o neonata. Bella o brutta, secondo i gusti. Ogni Paese ha la sua.
 
Il risultato a cui approda il quotidiano non è certo rincuorante: basta un viaggio nella capitale per capire come gli italiani non siano poi così attaccati a quel pezzo di tessuto difeso anche dalla nostra sana e robusta Costituzione L’articolo 12 del solenne documento recita così: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”.
 
Alzate i nasi verso il cielo e scoprirete che dai nostri palazzi, più o meno istituzionali, la bandiera italiana non appare proprio così.
 
Sembrano lontani i tempi in cui la temeraria Fallaci si appendeva con le ultime  forze sottratte al suo “male” al balcone dell´abitazione toscana per appendere con orgoglio “il suo tricolore”.
 
E se fino a ieri la bandiera italiana evocava subito immagini da stadio, suscitava quell’orgoglio nazionale di un popolo che in mancanza d’altro – per lo meno – si attaccava all’ultimo sogno azzurro in cui credere, alla luce dell’ennesimo tragico evento legato al mondo del calcio saranno in pochi oggi ad avere ancora il coraggio di farla sventolare.
 
Ma perché in Italia non funziona neanche la bandiera nazionale? È origine o sintomo di un problema più profondo?
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