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Ore decisive, l’Italia vuole tornare a volare

L´agenda politica e istituzionale del nostro Paese è in queste ore ben più complessa di una campagna elettorale invece assai noiosa. Mentre i partiti si sfidano a suon di slogan e poco innovative promesse, l´economia nazionale continua a manifestare segni di pericolosa incertezza. A traballare non ci sono solo le Borse di tutto il mondo (e questo, di per se, già basterebbe a turbare i sonni di molti) ma – più in generale – l´immagine dell´Italia all´estero. Non contenti di essere il Paese che in Europa attrae meno investimenti stranieri, ci permettiamo il lusso di pasticciare su una vicenda delicata come Alitalia, di snobbare un appuntamento strategico come l´International energy forum che si terrà a Roma il prossimo 20 aprile e di sbandare fortemente sulla ´bufala´ relativa alla presunta contaminazione delle mozzarelle campane. Tutto questo proprio quando servirebbe uno sforzo unitario del sistema Paese per vincere la sfida simbolica e non solo di Expo 2015.
Oggi è il giorno in cui si dovrebbe capire qualcosa di più sulla sorte di Alitalia. Potrebbe finire in mano ai francesi di Air France, rischiare il commissariamento oppure subire un rinvio politico al dopo elezioni. Quest´ultima resta l´ipotesi più probabile e forse persino più corretta ma, che dire di una gestione così fallimentare del dossier della nostra compagnia di bandiera? Chi ha fatto peggio: chi ha governato prima, Prodi, Berlusconi o i sindacati? Nessuno può dirlo con certezza. Quel che è certo è che l´Italia vola ad ali basse. Magari le capita di avere la fortuna di ospitare a Roma il forum internazionale dell´energia con decine di ministri stranieri, i rappresentanti delle più importanti industrie energetiche mondiali e lo stesso Opec. I media e i politici dovrebbero fare salti di gioia e invece (almeno per il momento) nessuno sembra volersi occupare dell´evento.
Potendo contare su un ex presidente della Commissione Ue, Prodi, e su un attuale vice presidente, Frattini, dovremmo essere sereni che la Ue prima di mettere all´indice un prodotto tipico italiano si muova con prudenza. Invece niente: sono passate molte, troppe, ore prima che la bufala delle diossina rientrasse. E´ semplicemente inaccettabile per un Paese come il nostro Oggi si saprà se sarà Milano ad ospitare l´Expo 2015. Sono in ballo tanti soldi ma in questo caso è in gioco il prestigio stesso di una nazione. Non si può che sperare che da oggi l´Italia torni a volare con orgoglio nei cieli internazionali. E magari anche con la propria compagnia di bandiera.
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