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Restare incinto è possibile. Ma è giusto?

Viveva alle Hawaii stampando t-shirt e sostenendo i diritti dei gay. All’epoca si chiamava Tracy La Gondino ed era donna.
Oggi Tracy si chiama Thomas Beatie ed è il primo uomo “incinto” nella storia dell’umanità. Al quinto mese di gravidanza esibisce il suo pancione in una foto che fa subito il giro del mondo. A dirla tutta, crea un po’ di confusione quella mano che accarezza il ventre materno e che fa parte dello stesso corpo. Quel viso maschile, adombrato da un filo di barba, compiaciuto per la bambina che porta in grembo.
Accostamenti cinematografici a parte, considerati fino a ieri mera fantascienza, oggi l´impossibile è divenuto realtà. Mr. Beatie è un transgender, una ex donna che ha deciso di mutare il proprio sesso. Asportazione delle mammelle e ricostruzione del petto maschile. Attraverso l’operazione chirurgica, però, ha deciso di non modificare i propri organi interni. Non ha comunque rinunciato alla terapia ormonale di testosterone. Dunque, l’apparato riproduttivo è rimasto femminile.
Nel momento in cui ha scoperto che la sua compagna Nancy non avrebbe mai potuto dargli dei figli, perché colpita da endometriosi in giovane età, Thomas ha deciso di rimanere “incinto”.
Va sottolineato che quando scriviamo “incinto” l’uso delle virgolette segue la regola stilistica usata per prendere le distanze da un concetto, un’idea. In questo caso, una realtà. L’evento può esser letto come un incredibile passo avanti per la scienza umana. Resta tuttavia da chiarire in cosa consista il progresso se comunque la funzione riproduttiva è stata svolta da un apparato femminile rimasto intatto e mai “manipolato”. Il parto sarà comunque un cesareo.  
Nel Belpaese una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere. La legge italiana, infatti, prescrive l’asportazione dell’apparato riproduttivo sessuale contestuale al mutamento di sesso. Insomma, il legislatore italiano dice: “O tutto o nulla”!
Da piccoli chiedevamo ai nostri genitori: “Che differenza c’è tra una mamma e un papà? E tra una donna ed un uomo?”. Ora, invece, dovremmo chiedere a noi stessi: che effetto sortirà questa foto sulle giovani menti ancora in formazione? Se anche in un adulto genera confusione, cosa accadrà nella testa dei nostri figli?
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