Tristi le notizie sul fronte Alitalia. Jean-Cyril Spinetta, Ad dell´Airfrance-Klm, lancia la spugna. Dopo settimane di trattative estenuanti si alza dal tavolo e si ritira, nonostante voglia “fortemente” acquisire l´Alitalia, come ha dichiarato subito dopo essersi sfilato dall´asfissiante negoziato. E mentre Maurizio Prato rivela che “solo un esorcista ormai può salvare la compagnia di bandiera” ed è pronto a dimettersi nel Cda di domani mattina, le 8 sigle sindacali si ritrovano con le loro proposte in mano, dopo avere incassato il “no grazie” dei francesi. Una situazione al limite del surreale, più da Odissea 2001 nello spazio che da esorcista, almeno quel film finiva con il trionfo del prete, qui sembra che – invece – non basterebbe la sorgente dell´acqua di Lourdes per salvare la nostra compagnia di bandiera da una bancarotta ormai ineludibile. Colpa di chi? Non ci nascondiamo dietro 8 dita, i colpevoli hanno tanti nomi e cognomi e 8 sigle: sindacati! Per metterli tutti d´accordo ci vorrebbe la pazienza di Giobbe. Spinetta ci ha provato, presentando due diversi piani di azione e dando garanzie. Ma non è bastato; le 8 sigle sindacali per salvare i loro lavoratori preferiscono mandare tutto al macero e così hanno fatto. Hanno proposto il solito pasticciaccio all´italiana: un piano misto a partecipazione Fintecna per “garantire l´occupazione”, come ha precisato Epifani. L´unica cosa che hanno garantito sembra invece essere il fallimento dell´Alitalia. Ora, tutti quelli che sostenevano esistesse una cordata anti-Prato orchestrata da Berlusconi dovranno ricredersi; le serpi sono in seno. Staremo a vedere come reagirà l´intellighentia imprenditoriale del Paese. Che indecenza!
I sindacati spezzano le ali di Airfrance
Di