È esclusa la possibilità di “aiuti di stato” per Alitalia fino al 2011. A chiarirlo è Michele Cercone, responsabile dei trasporti e portavoce della Commissione europea.
Oltretutto il prestito ponte, così come qualsiasi altra misura che possa rappresentare un “aiuto di stato” va notificato alla Commissione Europea. “In caso contrario – spiega Michele Cercone – un concorrente può far ricorso ad un tribunale nazionale ed ottenerne la restituzione”. Le relazioni finanziarie tra governo e Alitalia, dunque, non dovranno prevaricare i diritti di terzi concorrenti, ma soprattutto dovranno rappresentare “condizioni accettabili” per l´eventuale investitore privato.
Sul prestito ponte che questa mattina i principali quotidiani facevano ammontare a 100 milioni di euro si è espresso in esclusiva per Formiche.net Gustavo Piga, ordinario di Economia Politica all´Università degli Studi di Roma Tor Vergata. “Si deve prendere atto di una nuova strategia che rischia di sapere tanto di vecchio – spiega il professor Piga, continuando – Se nel giro dei prossimi due mesi il governo Berlusconi non risolvesse definitivamente questa questione, evitando di scaricarla sul contribuente, si giocherà una buona parte della sua credibilità”. Poi, con l´ironia che compete a chi sa districarsi tra l´intricata materia dell´alta finanza giocando con l´arte delle metafore, Piga dichiara: “Ma se, invece, tirasse fuori dal suo cappello magico il coniglio della soluzione che aspettiamo tutti da un decennio, il governo si rafforzerebbe immediatamente in termini di credibilità, aiutandosi ad affrontare le prossime sfide che aspettano il Paese da una posizione di maggior vantaggio”.