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La condanna di Sirchia

Tre anni di reclusione in carcere per l’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia. L’accusa è di corruzione e appropriazione indebita. Quando ricopriva ancora il ruolo di primario al Policlinico di Milano, Sirchia avrebbe ricevuto delle tangenti, pagate per apparecchiature sanitarie a ospedali milanesi.
Sirchia, però, non finirà in carcere perché beneficerà dell’indulto. Subirà, tuttavia l’interdizione di 5 anni dai pubblici uffici. Nel computo della pena non sono state inserite anche le accuse relative agli anni precedenti al 2000, poiché per quelle era già intervenuta la prescrizione.
Nel mirino dei giudici milanesi  che hanno deciso per la condanna ci sarebbero tre situazioni.
Da capogiro i numeri in centinaia di milioni di euro della vicenda. La stessa inchiesta nel 2004 portò Francesco Mercuriali, ex primario di Immunoematologia del Niguarda, agli arresti domiciliari. Mercuriali si tolse la vita un mese dopo gli arresti.
Quella di oggi è una condanna pesante. Non tanto per i tre anni che oltretutto non verranno neanche scontati, quanto per la valenza simbolica. Un altro personaggio politico che, per la magistratura, è stato colto con le mani nel sacco.
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