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Oscurantismo o oscuramento?

 
Jack Cafferty, commentatore della Cnn, il 9 aprile provoca: “I cinesi sono gli stessi teppisti e disgraziati che erano 50 anni fa perché ci avvelenano con i giocattoli al piombo e con il cibo per animali avariato”. Innegabilmente d’effetto, ma davvero così fuori luogo dopo tutti gli scandali che hanno coinvolto il Paese nell’ultimo anno? Chi può dirlo.
E allora cosa fa la Cina? Si indigna. Eccome! Pretende le scuse ufficiali? Le ottiene. Un chiarimento? Ottiene pure quello. Quindi la questione può dirsi risolta?! Magari…
Da stamattina, in Cina, il sito dell’emittente americana è stato oscurato: le scuse non erano soddisfacenti e “la Cnn deve fare di più per ritirare le sue vili osservazioni”, dichiara il portavoce del ministero degli Esteri. È così che si fa: così sì che non si dà adito a dissensi e contraddittori. Li si elimina del tutto, alla radice.
E poi alla Cnn – diciamocelo – poteva pure andar peggio: per un servizio che aveva messo in cattiva luce il figlio dell’ex leader Jiang Zemin, anche il sito internet della Bbc, fino a qualche giorno fa, era oscurato. Non da ventiquattrore: da circa dieci anni.


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