Il Fondo monetario internazionale suggerisce all'Italia "azioni rapide" dal punto di vista fiscale. Allarme deficit in crescita. Per Alitalia? Basta seguire le regole del mercato.
Azioni rapide dal punto di vista fiscale per salvaguardare i livelli raggiunti nel 2007.
Il Fondo monetario internazionale elargisce consigli al nuovo governo italiano. Lo scopo? Rilanciare l’economia. Il Fmi ammette che il 2007 non è stato poi così tanto nero per il nostro Paese. Dunque, continuare sul quel “fronte fiscale”. La preoccupazione c’è e nasce dal fatto che a quanto sembra il 2008 non sia poi così tanto roseo. In quattro mesi il debito è cresciuto eccessivamente.
Da Washington Masood Ahmed, responsabile per le relazioni esterne dell’Fmi, ha indicato come soluzioni rapide “la liberalizzazione delle riforme strutturali per rilanciare l´economia”. Una volta insediato il governo Berlusconi, dunque nelle prossime settimane, una missione dell’Fmi si recherà in Italia. L’obiettivo sarà riprendere il lavoro interrotto a seguito della crisi che ha portato alla caduta del precedente esecutivo.
Ma Masood Ahmed non dimentica Alitalia e suggerisce l’adozione di regole di mercato nel rispetto delle regole della concorrenza dell´Unione Europea. Questo atteggiamento, infatti, è quello solitamente intrapreso dal Fmi in casi analoghi a quello di Alitalia. “La soluzione della crisi – ha dichiarato Ahmed – deve basarsi sul mercato e in particolare rispettare le regole europee per i beni ed i servizi. E questo principio si applica a tutti i settori dell´economia europea”.
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