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Sicurezza: tolleranza zero

E´ stato il tema centrale di tutta la campagna elettorale. Ha consegnato una grande vittoria nelle mani della Lega e può influenzare il voto anche al Comune di Roma, roccaforte socialistia/ulivista da più di 15 anni. Stiamo parlando di “sicurezza”, o meglio di “insicurezza”, quella sottile paura che ormai avvertono tutti i cittadini italiani, dal più piccolo Comune alla grande Capitale. Insicurezza anche dovuta alla presenza sul territorio nazionale di fiumi di immigrati clandestini, che il più delle volte agiscono in tandem con i delinquenti nostrani. Oggi i riflettori sono tutti puntati sull´etnia Rumena, qualche tempo fa erano i Maghrebini ad essere nel mirino. Nel frattempo, lo Stato ha fatto poco e niente. La Bossi-Fini è stata annacquata dal passato Governo, e mentre da una parte il centro-sinistra propone il voto amministrativo per gli immigrati, dall´altra non sembra si sia impegnato molto per far sì che nel nostro Paese restino solo gli immigrati regolari o regolarizzati. Ora si parla di “tolleranza zero”, ma non siamo gli Stati uniti e lo sforzo per garantire la sicurezza dei cittadini va ben oltre il braccialetto elettronico proposto da Rutelli, candidato bis al Comune di Roma. Un braccialetto che dovrebbero portare le vittime, dal momento che sugli aggressori non si sa nemmeno dove andarli a prendere. Jonesco ci scriverebbe subito un dramma! Ci chiediamo come mai non si riesca a dialogare di legalità e integrazione senza scadere nel muro contro muro. In passato – e dobbiamod irlo senza alcuna paura – la senzazione comune è che i delinquenti siano stati “protetti”. Ai clandestini è stato fornito un foglio di via, ma nessuno si è preso cura di informarsi se fossero ancora presenti sul nostro territorio. Oggi le solite polemicucce da bottega. Prodi sostiene che l´immigrazione rumena – quella più violenta – è stata permessa da Berlusconi. Berlusconi risponde che fu Prodi che non chiese una moratoria all´Europa nel 2007 per impedire l´invasione made in Romania. Schermaglie, e in tutto questo i cittadini continuano a prendere servizi pubblici in stazioni insicure, dove è meglio non presentarsi nelle ore non di punta. Aumentano i borseggi sugli autobus, diminuiscono gli stupri – secondo i dati del Ministero degli Interni – ma quelli che capitano avvengono in pieno giorno e sono clamorosi. E´ una vergogna! Che si mettano d´accordo una volta per tutte, invece di stilettate continue. Le elezioni ci sono già state. Ora si passa ai fatti. I cittadini “insicuri” ringraziano certamente in anticipo.


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