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Sostenibilità e dialogo

 
Ogni aumento di 10 dollari del prezzo del barile di petrolio ha una ripercussione sull´economia pari a 500 miliardi di dollari. Così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, all´International Energy Forum (Ief). Prodi spiega: “prezzi del petrolio troppo alti pesano sull´economia mondiale, specie sui Paesi più poveri, con un costo, diretto e indiretto, stimabile in 500 miliardi di dollari ogni 10 di dollari di aumento del prezzo al barile”.
Di qui, la necessità di stabilizzare i prezzi petroliferi, rendendoli  “accettabili sia per i consumatori che per i produttori”. Per raggiungere questo scopo, secondo Prodi, bisogna partire dall´investimento nelle infrastrutture da parte dei Paesi produttori. In tal modo si potrebbe assicurare “l´offerta necessaria” pur continuando ad esser forte il timore “sulla certezza della domanda e del possibile impatto delle politiche oggi in discussione”.
Poi la grande questione aperta: la sicurezza alimentare. “Si sta delineando un conflitto tra cibo e carburante con disastrose conseguenze sociali a fronte di dubbi benefici ambientali” ha tuonato Prodi, esortando: “Non possiamo rimanere a guardare”. Il presidente del Consiglio sente tutto il peso della responsabilità “di evitare che le politiche adottate per risolvere un problema ne creino un altro”. Guardando al tema dei biocarburanti, si dice preoccupato per ciò che sta avvenendo anche nel mercato delle materie prime agricole. “L´aumento dei prezzi – dichiara prodi – stimolato, oltre che dalla crescente domanda alimentare, dall´incremento della coltivazione dei biocarburanti, sta producendo forti tensioni in molti Paesi”. La sua proposta è semplice: “Valutare con attenzione le politiche di incentivi e sussidi per evitare effetti distorsivi sulla corretta allocazione delle risorse”.
Una preoccupazione condivisa anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che in un messaggio letto questa mattina dal ministro per lo Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, comunica l´importanza del dialogo nel mercato energetico. Secondo Napolitano “in un mondo sempre più interconnesso è interesse condiviso dei Paesi produttori di energia e dei Paesi consumatori sviluppare interdipendenze e collaborazioni che consentano di dare certezza agli investimenti, di tutelare l´ambiente, di progredire nella ricerca di nuove tecnologie, con l´obiettivo di assicurare alle nuove generazioni un futuro sostenibile”.
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