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Un politico con la P maiuscola

La maledizione della presidenza della Camera. Anche in politica sbarca la superstizione. O forse non si tratta altro che di dicerie legate ad una fetta del giornalismo italiano.
Fa quasi sorridere l’articolo che oggi campeggia a pagina 2 del Corriere della Sera, che porta la firma autorevole di Maria Laura Rodotà. La Rodotà scrive che “a vederlo in tv” Fini “non sembra entusiasta”. Si riferisce alla sua prossima e probabile nomina a Presidente della Camera.
Ironia a parte, la via che si profila per l’ex ministro degli Affari esteri non è affatto buia e non fa altro che rinsaldare la stima di cui Fini ha sempre goduto. Quello di Presidente della Camera non è compito ingrato ma arduo. E se nel passato vi sono stati casi in cui i politici che hanno rivestito questo alto ruolo istituzionale sono caduti “in disgrazia”, non è attribuibile a forze oscure maligne. Semmai alla fragile capacità umana.
Siamo di fronte ad un Politico con la P maiuscola che non può né deve farsi scalfire minimamente da tali dicerie. In un momento politico istituzionale come l’attuale, l’essere Presidente della Camera è compito duro. E – se proprio volessimo rimanere ancorati all’utilizzo di detti popolari – quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare!


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