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Arrivederci Roma

Il buongiorno si vede dalle sale cinematografiche. “Più sicurezza e meno cinema”, questo è lo slogan riportato dal Times che si sdegna di fronte alle ultime dichiarazioni del neo sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il quotidiano inglese grida vendetta, sostenendo che il nuovo primo cittadino romano (neo-fascista secondo la stampa estera…mammai mia che novità!) ha epurato le star Hollywoodiane dalla festa del Cinema di Roma, voluta due anni fa da Walter Veltroni e gestita fino a prima delle elezioni da Goffredo Bettini. Ora cambia la musica e non solo, pare anche la ´pellicola´. Il nuovo organizzatore della Festa del cinema sarà, infatti, Pasquale Squitieri, il regista e produttore 69enne, famoso anche per il suo felice matrimonio con Claudia Cardinale. Squitieri ha già dichiarato che è necessario rivitalizzare le produzioni italiane e che per questo non servono certo la Kidman, Leonardo Di Caprio e George Clooney. Tra l´altro, gli ospiti Hollywoodiani – come è noto – non fanno mai nulla gratis e il buco nero dei fondi per la Festa del Cinema è anche dovuto alle loro esorbitanti regalìe. La prossima Festa sarà dunque all´insegna della morigeratezza, senza sfarzi americani e con una maggiore attenzione alle produzioni italiane che da anni sono alla canna del gas. Francamente, ci sembra che lo sdegno del Times e di Vanity siano quanto meno esagerati. Tra lo sfarzo decadente in stile Nerone degli ultimi anni e la chiusura alle produzioni estere ce ne passa. Di solito, è preferibile scegliere la via di mezzo e, d´altronde, lo diceva anche un grande scomparso del nostro cinema, Massimo Troisi, quando – costretto a ´scegliere´ tra un giorno da leone o cento da pecora – preferiva andare sui più sicuri cinquanta giorni da orsacchiotto. Ecco, la politica dell´orsacchiotto in questo caso ci sembra quanto mai appropriata.


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