“Il commissario straordinario per i rom sarà rapidamente esteso anche a Roma. Al prefetto di Roma sarà affiancato un altro funzionario”. L’annuncio del nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno, arriva direttamente dai microfoni di Radio 24.
Dunque, il provvedimento già adottato a Milano sbarcherà anche nella capitale.
A Milano, infatti, è stato stipulato un patto per la “Città sicura” che prevede, tra le numerose norme, il conferimento di poteri straordinari ad un commissario nella gestione dei campi rom.
I poteri di questa nuova figura cittadina spazieranno dal versante della “pubblica sicurezza” alla “definizione territoriale” e “solidale”. Un occhio di riguardo, però per i minori e i disabili nella disposizione dei campi. Ma per far ciò, specifica Alemanno, “è importante che il commissario abbia risorse economiche”. Secondo il primo cittadino “se c´è una persona sgradita a Roma deve essere allontanata e questo vale, ad esempio, per i milanesi e per i cittadini dei paesi neocomunitari, altrimenti le nostre città saranno invase da cittadini che operano ai limiti della legalità”. Importante, poi, l’integrazione nel vero senso della parola: se, quindi, il “nomade” ha cittadinanza italiana non può giustificarsi “il campo come abitazione”. Per quanto riguarda i rom non italiani bisogna distinguere, per Alemanno, tra coloro che vogliono vivere nella legalità, che vanno accolti, e coloro invece che “per cultura” – e già si prevede che quest´affermazone farà discutere – vogliono delinquere, che “vanno allontanati”.
