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Processo a Travaglio: decide il web?

Continua il dibattito su quanto accaduto tra sabato e domenica scorsi su Rai Tre, durante la trasmissione Che tempo che fa. Ancora una volta internet si conferma reginetta del dibattito aperto, trasversale, democratico.
 
Solo sul nostro sito, dopo la pubblicazione del nostro articolo Che tempo farà? , ci si è accorti della necessità di comunicare degli internauti.
 
E allora, via ai commenti più disparati. C’è “Vittoria” che attacca Travaglio con l’affilato commento: “La fisiognomica non è una scienza esatta ma anche i lineamenti di travaglio lasciano intendere inequivocabilmente il livore che lo anima, oltre che la sua talebana fede politica. Altro che fatti e notizie! È sempre la solita minestra riscaldata al microonde di accuse gratuite, mezze prove”.
 
E se per “Mariella C.” Travaglio è “un grande” e si augura che possa continuare come ha sempre fatto, un anonimo usa il nostro sito come un tempo facevano i ragazzi con il muretto davanti alla scuola e graffia con un “Viva Travaglio e la libertà!”. E “Anubi” difende: “Travaglio è un giornalista libero, uno che parla di fatti concreti e non delle solite menate tipo il papa che dice “basta la guerra” o Berlusconi che parla di democrazia e libertà, praticamente roba da TG o da stampa venduta ai potenti. Noi vorremmo che tutti i giornalisti fossero come Travaglio”. “Nando”, invece, se la prende con “l’Italia allineata e coperta”, dove, secondo lui, “chi prova a dire la scomoda verità è tacciato di moralismo e additato come colpevole”, mentre “incredibilmente è assolto chi compie realmente atti illeciti”.
 
“Anonimo” offre manforte ai pro-Travaglio e aggiunge: “Per fortuna che in Italia ci sono persone come Travaglio che ci fa sapere i giri loschi che i politici fanno alle nostre spalle e con i nostri soldi”. “Rosella” è incredula e, attraverso un corato appello, ci scrive: “Fazio, Luciana, Marco e, incredibile per me pensare che un giorno avrei detto questo, Santoro non ci lasciate senza la verità”.
 
Minoritaria la voce di chi condanna pesantemente il giornalista di Annozero. Così “Aldo da Firenze” che attacca e denuncia: “Resto dell´idea che se c´è un corteo di stupidi Travaglio è in testa a portare la bandiera, Santoro a reggere le bande laterali, Vauro a disegnare le solite insignificanti vignette, che se non ride lui non ridono nemmeno i muri e Di Pietro, che ha ridicolizzato nel 1997 la mia terra, il Mugello”.
 
Nonostante i pareri discordanti, quel che emerge è che il popolo della rete sta lanciando chiari segnali. Come l’ennesimo “Anonimo” che scrive: “Mi manca l´aria….. l´aria di libertà che si respira sempre meno in questo paese….”.
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