La Farnesina ha confermato: i due volontari italiani, Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, sono stati rapiti da uomini armati nel villaggio di Awdhegle, 70 chilometri a sud di Mogadiscio, insieme ad un loro collega somalo. I tre lavorano in Somalia per la “Cooperazione Italiana Nord Sud” (Cins).
Dalle prime testimonianze del villaggio, il rapimento ci sarebbe stato questa mattina alle ore 6.30 (5.30 in Italia). Qualcuno racconta: “Sono stati portati via da uomini armati arrivati a bordo di tre jeep, che li hanno bendati e sequestrati”. Un anziano del villaggio aggiunge: “Ho sentito una sparatoria per circa cinque minuti, sono corso via e ho visto gli italiani e il loro collega bendati con uomini armati che gli camminavano accanto”.
Le forze di sicurezza somale sono già all’opera per cercare di risalire ai criminali e di liberare i tre cooperanti. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, che è già in contatto con i familiari di Paganini e Occhipinti, ha ordinato l’attivazione di tutti i meccanismi istituzionali per prestare assistenza ai due italiani “pur nella consapevolezza di operare in un territorio dove le difficoltà sono particolarmente gravi”.
In Somalia, infatti, c’è una guerra civile che va avanti ormai da anni e che vede contrapposti il governo transitorio e le Corti islamiche. I rapimenti di persone si verificano molto spesso e quasi sempre hanno un unico movente che è quello economico.
