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Rifiuti: non c’è più tempo

Ancora Napoli a fare da padrona dell’informazione. Non c’è scudetto che tenga: lei fa parlare di sé.
 
L’emergenza rifiuti era di nuovo alle spalle. E, allora, Silvio Berlusconi – che proprio a Napoli mercoledì 21 maggio ha convocato il primo meeting governativo – parte da tre punti: anzitutto individuare circa dieci aree da adibire a discarica; in secondo luogo, escogitare una soluzione per snellire i meccanismi per la costruzione dei termovalorizzatori che già erano stati previsti; infine, incrementare la funzione militare che in quell’area già nei mesi scorsi ha svolto un ruolo essenziale nella ripulitura delle strade cittadine dalla immondizia. E non sarà certo Ignazio La Russa ad ostacolare la scelta politica.
 
“Guardate che se non risolviamo in tempi brevi il problema – ha detto il presidente del Consiglio – la colpa ricadrà solo su di noi. Anzi, solo su di me. Nessuno potrà dire che è il frutto della passata malagestione. Bisogna sbrigarci, anche costringendo i sindaci dei comuni ad accettare i nuovi siti”.
 
All’orizzonte potrebbe profilarsi l’ipotesi di un sottosegretario ad hoc con delega alla spazzatura (sarebbe il primo caso nel Mondo o già ci sono precedenti in altri Paesi?). Quasi sicuramente la nomina potrebbe ricadere a favore di Guido Bertolaso.
 
E se non sarà certo Ignazio La Russa ad ostacolare la scelta politica (il ministro della Difesa ha già annunciato l’aumento dei fondi all’esercito), timidi, invece, segnali di partecipazione decisionale provengono dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. “In ogni caso non sono più disposto ad aspettare che tutti siano d´accordo mentre i rifiuti si trasformano in montagne”.
 
E così Berlusconi prende in mano la situazione e si appresta ad affrontare uno dei problemi “più sporchi d’Italia”.
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