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“Le criticità con l´Europa, se ci sono, non sono sulla privatizzazione che facciamo oggi, quanto sulla transizione garantita dal prestito ponte”. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti annuncia un decreto legge per derogare alle regole delle privatizzazioni per far fronte “all’eccezionalità della situazione di Alitalia”, e Intesa San Paolo come advisor per la vendita.
La Commissione Ue ha analizzato a lungo il decreto legge del Governo Prodi sul prestito ponte ad Alitalia. “Se c´è una criticità con l´Europa è relativa al decreto di Prodi. Decreto che identificava nella formula del prestito ponte un meccanismo per tenere in vita Alitalia in funzione della privatizzazione”.
“Noi – continua Tremonti – per dare utilità al prestito ponte e per evitare che fosse beffardamente inutile, abbiamo emanato un provvedimento che ha sostanzialmente nel testo solo la privatizzazione ed una deroga ad una norma interna sugli advisor, che non è oggetto della disciplina europea. Quindi riteniamo di essere assolutamente in linea con l´Europa. L´Europa vuole il mercato, più mercato della privatizzazione non riusciamo a pensare”.
Secondo Tremonti, inoltre, la deroga alla 474/94 non dovrebbe profilare alcun tipo di problema con la normativa europea, in quanto quella deroga si sostanzia in normativa interna italiana.
Scatta a questo punto la “caccia” ad nuovo azionista per Alitalia, perché per il ministro “è l´unica alternativa” e “non è più procrastinabile un aumento di capitale sociale”. La deroga, dunque, servirà ad evitare il rischio di messa in liquidazione.
Ora il decreto dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica. Il 3 giugno, invece, ci sarà il Cda di Alitalia.
Tremonti, sulla compagnia di bandiera, ci tiene a fare un’ultima precisazione: “È noto che versa in una situazione di profonda crisi finanziaria patrimoniale, industriale economica e gli ultimi dati diffusi dalla compagnia ne sono purtroppo testimonianza”.
 
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