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Assalti frontali

Sono 10 i corpi recuperati fino ad ora a largo delle coste libiche . 27, invece, i superstiti che l´equipaggio del Pattugliatore Sirio della Marina Militare ha tratto in salvo dopo il naufragio avvenuto ieri.
E mentre i disperati in cerca di un’esistenza più dignitosa, e ignari della clandestinità che li attende in un Paese “altro”, continuano a morire, in Italia non cessa la polemica che circonda la nuova figura del reato di immigrazione clandestina.
Secondo l’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) l’introduzione di questa nuova figura nell’ordinamento italiano creerà “gravissime disfunzioni” nel sistema giudiziario e in quello delle carceri. “Nei piccoli uffici dell´Italia meridionale – dichiara il presidente Luca Palamara – sarà praticamente impossibile celebrare ogni giorno centinaia di udienze di convalida e processi per direttissima”. Inoltre “non ci sarebbe alcun reale beneficio in termini di effettività delle espulsioni e riduzione del fenomeno di immigrazione clandestina”. Inoltre, con l’aumento di pena “esclusivamente in ragione della condizione soggettiva del colpevole”, si profilerebbe “un´incompatibilità con il principio di uguaglianza”.
Queste dichiarazioni non tardano a creare scompiglio. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano tenta di rimettere ordine spiegando che in realtà questa misura è già “presente in numerose legislazioni occidentali e non ha prodotto guasti”.
Sul “reato di clandestinità” interviene anche Walter Veltroni durante un incontro del governo ombra con le associazioni giovanili: “È ideologia, è una risposta irrealizzabile”. Il leader del Partito democratico è conscio dell’esistenza dei problemi connessi all’immigrazione irregolare. Ma il suo – sarà complice il “nuovo clima politico tanto decantato da Destra a Sinistra e, addirittura, dal Papa? – non è un puntare il dito contro l’attuale governo appena insediato. Veltroni, infatti, invita “lo schieramento democratico” ad un’autocritica per aver sottovalutato il problema della sicurezza a cui avrebbe potuto dare delle risposte “non xenofobe”.
Non è ben chiaro, tuttavia, se il riferimento sia a prima della caduta del governo Prodi, al periodo della campagna elettorale o, addirittura, alla mancanza di quella capacità di fare opposizione che, nelle ultime settimane, il suo elettorato sta rinfacciando a lui e a tutto il suo “governo ombra”.
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