Skip to main content

La clinica degli orrori

Oggi pomeriggio 14 persone saranno interrogate per i fatti accaduti nella casa di cura Santa Rita di Milano. In tutto 18 indagati, tra titolare della casa di cura, medici ed ex medici-collaboratori. Il gip Micaela Curami, alla presenza dei pm, procederà ad interrogatorio di garanzia nei confronti di Pier Paolo Brega Massone, primario della chirurgia toracica, e Pietro Fabio Presicci, collaboratore del primo. Entrambi sono attualmente in carcere, mentre gli altri sono agli arresti domiciliari.
 
La “squadra” è accusata di aver compiuto interventi chirurgici non necessari, cinque dei quali conclusi con la morte, effettuati su pazienti anziani, malati terminali o in fin di vita. Inoltre sarebbero state mutilate delle donne attraverso l’asportazione del seno non necessaria, o comunque non autorizzata.
 

Ma perché questi orrori? La risposta va trovata nell’interesse economico. Già, perché dimostrando che nella casa di cura in questione venivano eseguiti interventi su patologie delicate è stato possibile ottenere rimborsi indebiti per circa due milioni e mezzo di euro e guadagni illeciti.



×

Iscriviti alla newsletter