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Pimby_ la rassegna stampa quotidiana

DECISIONISMI/1_IL PARLAMENTO INGLESE SI APPRESTA AD APPROVARE UNA NORMA “ANTI PROTESTE
 
Da La Stampa, “Vietato protestare. Svolta inglese. Ecco la legge anti proteste. Il governo vuole vietare la mobilitazione locale contro i progetti delle grandi opere”
 
“La nuova legge, il Planning Bill, stabilirà che sia un comitato formato da esperti, di nomina del governo, a decidere in quali località installare i nuovi impianti o fare passare le ferrovie ad alta velocità, costruire dighe o centri di raccolta e di riciclaggio dei rifiuti, senza che le comunità locali abbiano la possibilità di esprimersi.”
“Nonostante un´opposizione trasversale è molto probabile che il progetto venga approvato. Brown lo ha limato in questi giorni per renderlo più accettabile con “comitati di verifica” che dovrebbero evitare di trasformare la commissione in un organo dittatoriale”.
“La nuova legge inglese costituirà un precedente importante per tutte le democrazie che sono alle prese con sfide che non riescono a governare. “
 
DECISIONISMI/2_MATTEOLI SI DICHIARA PRONTO ANCHE AD USARE LA FORZA PUBBLICA
 
Dal Secolo d´Italia, “Infrastrutture: pronto il piano di rilancio. Audizione di Matteoli alla Camera: l´esecutivo ascolta tutti ma ha il dovere di decidere”
 
“Il governo di centrodestra  sa benissimo che bisogna dialogare con gli enti e le comunità locali, ma questo non può significare rinviare sine die il momento delle decisioni per la realizzazione di nuove infrastrutture (…) Quando stavo all´Ambiente, per realizzare il termovalorizzatore di Acerra, abbiamo mandato i poliziotti a scortare gli operai. Ora, se necessario, ma spero di no, siamo pronti a fare lo stesso. O questo governo è in grado di decidere o le opere non si fanno.”
 
EMERGENZA CAMPANIA_PRIME PROTESTE AD AGNANO
 
Dal Corriere della sera, “Il decreto sui rifiuti passa alla Camera. Proteste ad Agnano”
 
Nel testo inserite anche la norme norme volute dalla Lega per impegnare le Regioni in stato di emergenza a restituire, attraverso decurtazioni dei trasferimenti statali, i fondi spesi per risolverla.Prevista anche, per lo Stato, la facoltà di rivalersi sui comuni inadempienti nella gestione dei rifiuti, tagliando i trasferimenti per una somma pari alla previsione di incasso della Tarsu.
Prime proteste ad Agnano, località indicata dalla Jervolino come sito dove localizzare il termovalorizzatore di Napoli.
Bertolaso: “Dobbiamo studiare le carte  e il territorio, ho costituito un gruppo di alto livello appositamente, entro qualche giorno decideremo.”
 
RIFIUTI_ANCHE IL LAZIO HA I SUOI PROBLEMI
Dal Corriere della Sera Roma, “Il quarto impianto si farà ma per adesso non si vota. Marrazzo lo annuncia ma nell´ordine del giorno non c´è”
 
NUCLEARE_LE IMPRESE ITALIANE GUARDANO AL MODELLO FINLANDESE
 
Da LiberoMercato, “No profit e scorie sicure: la Finlandia convince”.
 
Articolo a firma del Direttore Generale della Fondazione Energy Lab, che ha di recente organizzato una visita in Finlandia proprio per studiare un modello organizzativo che sembra convincere chi è disposto a investire nel nucleare.
 
CO2 E FINANZA_NICHOLAS STERN LANCIA UNA SPECIALE AGENZIA DI RATING PER VALUTARE LA BONTA´ DEI CREDITI RELATIVI ALLE EMISSIONI DI CO2
 
Dal Financial Times, “Carbon credit ratings agency is launched.”
 
Nicholas Stern: “If we are to attract the levels of finance to have a strong impact on emissions reduction, risks must be clearly understood and managed. A detailed ratings system is a vital tool to bring greater clarity, transparency and certainity to the market.”
 
 
NEWS DA e-gazette.it
 
TuttaVia – Ok al rigassificatore di Trieste e alla centrale eolica off-shore di Termoli
 
Roma, 23 giugno – Via libera ambientale al progetto di rigassificatore della spagnola Gas Natural a Trieste, nell’area ex Esso, che riporterà allo stato gassoso 8 miliardi di metri cubi di metano l’anno. Via libera anche alla prima centrale eolica italiana in alto mare, il cosiddetto off-shore, in Adriatico al largo di Termoli, nel Molise. In due giorni di seduta i commissari hanno approvato una trentina di progetti, per una metà dei quali si trattava però di semplici verifiche di ottemperanza.La commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente si è riunita così per l’ultima volta, visto che il Governo con il decreto sull’emergenza rifiuti in Campania l’ha disciolta per rinnovarla con una diversa formulazione.Tra i progetti approvati spiccano quelli del rigassificatore triestino e della centrale eolica molisana, ma ci sono anche altri interventi di rilievo come la sistemazione fluviale nella valle del fiume Mallero in Valtellina e l’allargamento dell’Autostrada del Sole nella zona di Firenze.Il progetto del gruppo spagnolo Gas Natural per il rigassificatore attende ora la conclusione dell’intero iter, che potrebbe avvenire nel giro di sette o al massimo otto mesi. I passi successivi saranno: l’autorizzazione integrata ambientale, la conferenza dei servizi per l’intesa con la Regione e il decreto del ministero delle Attività produttive, che darà il via libera alla costruzione.La realizzazione dell’impianto, che avrà la capacità di riportare allo stato gassoso 8 miliardi di metri cubi di metano l’anno, sugli 87 rappresentati dal fabbisogno nazionale, e richiederà un investimento di 550 milioni di euro, è vista con favore da gran parte degli ambienti politici ed economici. A cominciare dal sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, che lo ha ribadito di recente precisando però che si tratta di una decisione che “va concordata con i ministeri, la popolazione, le autorità e il porto”.Mentre il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha già ventilato l’ipotesi che i lavoratori dello stabilimento siderurgico della Ferriera di Servola (Gruppo Lucchini – Severstal), che dovrebbe essere dismessa, siano assorbiti all’interno del rigassificatore. “Il rigassificatore di Gas Natural rappresenta per Trieste un’autentica opportunità di sviluppo, i cui benefici superano di gran lunga i costi”, ha aggiunto il sindaco.L’impianto dovrebbe sorgere all’Aquila, nel Comune di Muggia, nell’area di una raffineria dismessa della Esso. Un’area inquinata: il costo stimato della bonifica si aggira sui 40 milioni di euro.
 
Energia vegetale – La Gbep istituisce una task force per i biocombustibili
 
Rio de Janeiro, 23 giugno – Arriva dal Brasile, e più precisamente da Rio, il rilancio dei biocombustibili. La voce che si alza in favore dei carburanti biologici è quella della Global bioenergy partnership (Gbep) per rispondere i modo sostenibile alle sfide ambientali ed energetiche globali. A Rio Corrado Clini, direttore generale del ministero dell’Ambiente italiano, è stato confermato presidente della partnership e la co-presidenza è stata assegnata ad Andrè Correa do Lago, direttore del dipartimento dell’Energia del ministero degli Esteri del Brasile.Il comitato di gestione della partnership globale sulle bioenergie ha comunicato durante la riunione brasiliana di questi giorni di aver avviato un programma e istituito una task force per definire, su base scientifica, indicatori e criteri globali per la produzione e l’uso sostenibili delle bioenergie. La task force si propone di promuovere una discussione obiettiva sul tema, anche per offrire risposte all’opinione pubblica internazionale, spesso informata in modo parziale in merito alla utilità e sostenibilità dei biocombustibili.La task force presenterà un primo rapporto in occasione della Conferenza internazionale sulle bioenergie, organizzata dal governo brasiliano, che si terrà a San Paolo il prossimo novembre.La Gbep è stata lanciata dal vertice G8 del 2005 come iniziativa pubblico/privata per promuovere lo sviluppo e la commercializzazione delle energie rinnovabili “attraverso un ampio ed efficace utilizzo delle biomasse e dei biocombustibili”. Il segretariato della partnership è assicurato dalla Fao. Gbep presenterà un rapporto sulle bioenergie al prossimo vertice G8 di Hokkaido, in Giappone (www.globalbioenergy.org).
 
Veneto, sì alla centrale di Cona (se quelle vicine vengono respinte)
 
Venezia, 23 giugno – Via libera della Regione Veneto a una centrale termoelettrica nel Comune di Cona, a patto però che non vengano già realizzati gli impianti di Loreo e Porto Tolle. L´autorizzazione alla realizzazione è infatti subordinata all´eventuale esito negativo della procedura nazionale relativa alle centrali vicine. Lo ha deciso la Giunta veneta, su proposta dell´assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, prendendo atto del voto espresso a maggioranza sull´argomento dalla Commissione Regionale di valutazione di Impatto Ambientale.“In sostanza, la Commissione Via – ha spiegato Chisso – ha ritenuto che il progetto di per sé possa essere valutato dal punto di vista tecnico favorevolmente, considerando tra l´altro che la nuova centrale sarebbe molto più efficiente di altre di vecchio tipo, producendo più energia a costo minore e con emissioni di gas serra molto più contenute”. Tuttavia, rileva l´assessore, un giudizio definitivo non può essere disgiunto da una considerazione più complessiva che riguarda anche altre centrali esistenti o in progetto a non molta distanza, come quelle di Marghera, Porto Tolle e Loreo. “In questo caso – osserva Chisso -, l´inquinamento atmosferico prodotto non può riguardare lo specifico ambito locale ma uno a più vasto raggio, mentre la valutazione d´impatto ambientale deve considerare la situazione effettiva alla luce di quella che sarà la situazione sulla base delle centrali esistenti e autorizzate”.


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