Il musical tratto dal romanzo di Victor Hugo, il gobbo di Notre Dame, sbarcaal Gran Teatro di Roma. Uno spettacolo eclatante con le musiche di Riccardo Cocciante pronte a far emozionare il pubblico sottolienando e mettendo in evidenza il groviglio di emozioni sapientemente costruite grazie ad una scenografia superlativa, alla straordinaria bravura dei ballerini e alle voci vibranti di attori e cantanti.Uno spettacolo denso che racconta la storia dell´ amore impossibile tra il campanaro gobbo Quasimodo, rilegato da tutta la vita in compagnia delle tre Marie, le campane della torre divenute le sue sole amiche, ed i Gargoil, statue di pietra dalla forma mostruosa alla guardia della splendida cattedrale, per la bellissima gitana Esmeralda.Un racconto commovente di un amore non corrisposto ed impossibile, della libertà e della follia di un popolo che chiede null´ altro se non la propria libertà.Le evoluzioni acrobatiche dei ballerini rendono al massimo lo stato d´ animo vigente nell´intera opera: persone comuni, emarginate dal mondo, che cercano disperatamente di essere accettate e non perseguitate, nella richiesta disperata di diritto d´asilo per trovare un po´ di conforto non concesso dalla vita, che non vada a scontrarsi con la natura libera del loro essere.Uno spettacolo che è stato portato nei teatri di tutto il mondo fino a Russia, Turchia, Libano ed Usa vantando oltre quindicimila spettatori, e che non pò che ricordare un dramma, quello degli emarginati, che “accade” tutti i giorni. In Notre Dame de Paris l´ esplosione di luci ed ombre contribuisce a garantire al pubblico ilsentirsi parte dello spettacolo, in un coinvolgimento senza pari.
Nella realtà non ci sono lustrini e colori, ma la necessità dell´integrazione della cosiddetta “diversità” continua ad essere motivo di una profonda riflessione.