Il testo di Gerome Ranghi e James Rado, interpretato nella regia italiana daGiampiero Solari, resta attuale come allora; rivoluzioni universitarie,richiesta di una pace irraggiungibile, i giovani che rendono loro stessi il piùgrande ed efficace strumento di protesta.
I protagonisti si fanno emblema della rivoluzione: sesso, droghe, ideali efratellanza si frappongono alla guerra e a ciò che ne deriva; l’ intolleranza ela disumanizzazione di una società che non vede mezzo di comunicazione osoluzione che non porti il nome di brutalità.Tutto ciò si fonde nei protagonisti del ’68: gli hippies.Hippy come libero. L’ unica alternativa ad un contesto storico sociale chechiede a coloro che faranno il futuro di donare la loro vita al servizio di unaguerra in cui non credono.Le coreografie delle americane Carla Kama e Melissa Williams, adattate all’attualità dal connazionale David Persons, sono supportate da proiezioni dieventi politici ed immagini d’ arte che , negli ultimi trentacinque anni, hannofatto la storia mondiale; conferendo all’ opera appartenenza al presente erendendo il pubblico protagonista di un passato ancora vivo.Un cast di attori selezionati tra Italia e Stati Uniti e la direzionemusicale de Elisa in un complesso unico, vivo a Brodway come nel resto delmondo, reale ieri come oggi.
Veronica Di Veroli
