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Snapshots di marzo 2011

“Non possiamo più vivere la casa come il nostro tempio di rappresentatività,
ma dobbiamo far vivere essa per noi. Ecologia, psicologia, ergonomia
guidano questo cambiamento, lo spazio è dinamico… In esso è entrata
la quarta dimensione, quella temporale. In sintesi l’arredamento sparirà…
L’habitat sarà dappertutto”.
Joe Colombo (Milano 1930-1971) Nei primi anni Cinquanta entra nel gruppo di pittura nucleare con Enrico Baj. Studia all’Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente al Politecnico di Milano. Nel 1961 apre uno studio di design a Milano. Nel 1964, alla XIII Triennale di Milano ottiene la prima medaglia d’oro per la lampada da tavolo Acrilica prodotta da OLuce, nell’edizione successiva, in uno spazio interamente dedicatogli, espone nuove proposte di design d’interni, tra cui il celebre Sistema programmabile per abitare.
Vince due volte il Compasso d’oro, nel 1967 per la lampada Spider prodotta da OLucee nel 1970 per un condizionatore disegnato per Candy. Nel 1968 ottiene il Design International Award a Chicago. Nel 1971 il Boby, prodotto per B-Line, vince il Primo premio allo SMAU di Milano. Nel 1972, poco dopo la sua prematura morte, il suo progetto di Unità arredativa globale viene esposto alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al Moma di New York.
 
Per approfondire:
Ignazio Favata, Joe Colombo designer 1930-1971, Idea Books, Milano, 1988
Mateo Kries (a cura di), Joe Colombo. Inventare il futuro, Skira, Milano, 2005
 
Smoke
Il set di bicchieri Smoke, disegnati nel 1964 da Joe Colombo, rispondono alle esigenze di una nuova forma di convivialità e di una società che emergeva negli anni del boom economico. La loro forma permette di tenere con una sola mano bicchiere e sigaretta, afferrando il fondo del bicchiere con il solo pollice.
 
Il buon design Levi’s
Levi’s Made & Crafted giunge alla sua seconda stagione con una collezione attenta ai dettagli e una produzione completamente made in Italy.
 
Ombrello inglese
denim francese
London Undercover fondata nel 2008 da Jamie Milestone, celebra la tradizione inglese creando ombrelli eleganti e funzionali nel rigoroso rispetto dell’ambiente. Nella collezione invernale, unendo le forze creative con il marchio olandese Tenue de Nîmes, è stato aggiunto un pezzo speciale in denim francese impermeabilizzato con una struttura tradizionale in faggio.
Echeggiando la natura decorativa dei parasole antichi, il tessuto è stato decorato internamente con una illustrazione floreale di Hiyoko Imai: un fiore formato da tante gocce di pioggia molto piccole.
 
La casa nella casa
Ha 40 anni, ma continua ad essere l’allestimento più innnovativo e stimolante per le camerette dei bambini. L’Abitacolo, progettato da Bruno Munari e prodotto dall’azienda italiana Robots, è diventato un simbolo del design italiano, premiato con il Compasso d’oro nel 1979.
Realizzata in tondino d’acciaio, la struttura comprende, oltre al letto, due piani di rete, quattro mensole, due cestelli, un tavolino e una serie di ganci.
Come diceva Munari, L’Abitacolo è uno spazio abitativo; è «la casa nella casa […] E poiché è una struttura, è pure facilmente smontabile, pronta ad assumere una nuova veste, correndo dietro alla fantasia… ».
 
London NewGen
Il giovane designer inglese Christopher Raeburn, diplomato al Royal College of Art di Londra nel 2006, disegna e produce collezioni eco-sostenibili riutilizzando tessuti militari. Le sue creazioni, integralmente prodotte nell’East London, recano l’iscrizione ”Remade in England”.
 
Farm Ruck
La rivisitazione dello stereotipo dello zaino in tela naturale e cuoio: produzione artigianale Made in U.S. (da vedere tutta la collezione!).
 
Hermès si tuffa in piscina
La celebre maison Hermès, attraversa la Senna per aprire un nuovo concept-store nel cuore della Rive-gauche a Parigi.
Boutique, fiorista, salon de thé e libreria all’interno di quella che fu la piscina dell’Hotel Lutétia. Costruita nel 1935 e divenuta modello di modernità per l’avveniristica apparecchiatura per le onde artificiali.
Oggi l’architetto Denis Montel ne recupera l’eleganza organica e i mosaici originali in un vasto spazio su due livelli in cui, sotto le vetrate da cui filtra la luce naturale, compaiono tre immensi ”nidi” di legno intrecciato.
Hermès, 17 rue de Sèvres
75006 Parigi
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