Anish Kapoor
Milano, Rotonda alla Besana
e Fabbrica del vapore
fino al 9 ottobre
Nato a Bombay nel 1954, figlio di un indiano e di un’irachena, Anish Kapoor è uno degli artisti contemporanei più conosciuti in tutto il mondo. In occasione del restauro della Fabbrica del vapore, Kapoor ha deciso di realizzare un’installazione site-specific, per occupare interamente lo spazio della “Cattedrale”. L’installazione, realizzata in collaborazione con Galleria continua, Lisson gallery e Galleria Massimo Minini, consiste in un lungo tunnel in acciaio di circa 60 metri, accessibile ai visitatori. L’ingresso alto quasi nove metri si apre a calice e la superficie, sia esterna che interna, è circolare con un appoggio minimo al suolo. Sempre all’interno della Fabbrica del vapore, una sezione è dedicata ai progetti architettonici e alle installazioni ambientali. Circa 36 tra progetti realizzati e non, che consentono di ripercorrere l’attività progettuale dell’artista, lo studio del territorio e l’intima connessione formale e spirituale con la sua produzione scultorea.
La Rotonda di via Besana ospita una selezione delle opere, tra cui My Red Homeland, 2003, una monumentale installazione formata da cera rossa disposta in un immenso contenitore circolare e composta da un braccio metallico connesso ad un motore idraulico che gira sopra un asse centrale, spingendo e schiacciando la cera, in un lento e silenzioso atto infinito di creazione e distruzione. L’artista considera il colore rosso come “un mezzo di investigazione emozionale”. “Rosso è il colore del sangue, della passione e delle emozioni, rosso il colore della carne, convertita in questo lavoro in cera e vasellina, materiali organici ma duraturi”. Completerà l’esposizione una serie di sculture in acciaio tra cui: C-Curve, 2007; Non Object (Pole), 2008; Non Object (Door), 2008; Non Object (Plane), 2010 ed altre che garantiscono effetti percettivi di grande impatto nel capovolgere e deformare le figure che vi si riflettono nella costante creazione di una realtà inedita e imprevedibile. Si tratta, infatti, di sculture interattive che provocano nello spettatore una percezione distorta sia dal punto di vista acustico che da quello visivo, causando un senso di straniamento, che può portare a una leggera perdita di equilibrio.
I Tesori del Cremlino
Firenze, Palazzo Pitti
fino all’11 settembre
La mostra “I Tesori del Cremlino”, al Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, è frutto degli scambi culturali in occasione dell’anno delle celebrazioni Italia-Russia 2011.
Le opere in mostra presentano la straordinaria formazione e crescita di uno dei più importanti tesori d’Europa: l’Armeria del Cremlino, la collezione più ricca del più antico museo russo che raccoglie oggetti di corte di uso quotidiano e cerimoniale, legati ai nomi dei più grandi zar di Russia attraverso molti secoli di storia.
Dal XII al XVIII secolo l’armeria fu la “stanza del tesoro”, colma di oggetti preziosi di origine ed epoche diverse, acquistati per la Casa regnante o giunti in dono da ambasciatori di Paesi stranieri: gioielli, armature, ricami bizantini, russi, persiani, turchi e europei, contribuirono insieme allo sfarzo della corte degli Zar. Quando, nel XVIII secolo la Corte si trasferì da Mosca a San Pietroburgo, l’armeria fu destinata ad accogliere oggetti legati al cerimoniale dell’incoronazione e alle sontuose vesti auliche. La mostra comprende anche una selezione di opere provenienti dalle collezioni medicee e giunte a Firenze come preziosi doni diplomatici degli zar di Russia ai granduchi di Toscana, a testimonianza dei profondi rapporti interculturali instauratisi tra le due corti dalla fine del Cinquecento fino ai primi decenni del Settecento.
All’Altare di Dio
Roma, Musei Capitolini
fino al 25 settembre
Immagini e video per raccontare la storia di un uomo che ha segnato un’era: papa Giovanni Paolo II. Un percorso che tenta di svelare anche la sfera intima di un pontefice che ha donato tutto se stesso al Popolo di Dio.
L’esposizione intitolata “All’Altare di Dio”, ospitata dai Musei Capitolini fino al 25 settembre, raccoglie 150 fotografie, firmate dal fotografo Vittoriano Rastelli, accompagnate da dettagliate descrizioni in tre lingue (italiano, polacco e inglese). Inoltre, grazie alla collaborazione con la Rai, vengono proiettati diversi video che narrano la vita, gli insegnamenti ed il percorso di fede di papa Giovanni Paolo II ma soprattutto i viaggi, i grandi discorsi, gli incontri istituzionali con le più grandi autorità ecclesiastiche e politiche e l’infinito abbraccio di Karol Wojtyla con i giovani, il suo popolo. Un’occasione per ammirare i momenti più emozionanti della missione pastorale di papa Wojtyla, caratterizzata dal suo legame speciale con i giovani e con la sofferenza degli altri nella profonda devozione a Cristo e alla Madonna. La rassegna, inoltre, è caratterizzata da 5 contributi di autorevoli padri della Chiesa: sulla santità di Karol Wojtyla si sofferma il cardinale José Saraiva Martins; sulla sofferenza il cardinale-medico Julián Herranz; dell’amore per la Chiesa, per Roma e per la sua patria parlano i cardinali Giovanni Battista Re e Camillo Ruini; il grande tema della pace è affrontato dal cardinale Renato Raffaele Martino.