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La basi di una rigenerazione

Alcune riflessioni sul tema del ruolo dei cattolici nella vita pubblica appaiono oggi più che mai necessarie. La prima riguarda lo stato di silenzio in cui vivono i cittadini di fede cattolica in un Paese di millenaria tradizione cristiana. La cultura italiana ha veicolato il cristianesimo in Europa e nel mondo, ed oggi sembra essersi arresa dinanzi all’indifferentismo più ancora che di fronte alla secolarizzazione. L’amoralità dilagante sfugge al confronto tra etica laica e morale cattolica. Si ode la voce della Chiesa gerarchica, ma la sua eco è debole, non si diffonde nei grandi media, come occorrerebbe per contestare il vuoto di senso della vita privata e sociale.
 
La seconda tocca il paradosso di un laicato cattolico che si è dato grandi organizzazioni e produce vistose occasioni di incontro pubblico ma che sembra restare fuori dal modello della lettera a Diogneto, del frammento che lievita nella massa, dell’essere tra tutti e capaci di modificarli tutti nelle coscienze e nei comportamenti.
La terza considerazione è la necessità di non separare la vita privata e quella pubblica, la vicenda sociale e quella politica. Il contesto storico che stiamo vivendo, soffre di questa incoerenza o dissociazione tra sfere che dovrebbero essere intrinsecamente coincidenti e integrate.
 
Se una società è dominata da modelli di ambiziosi di potere, di avidi di ricchezza, di cercatori di notorietà e di successo, come meravigliarsi che la rappresentanza parlamentare si riempia specularmente di simili modelli? Non disprezzare la politica, ma rigenerarla, è il compito dei cattolici, che secondo l’insegnamento di Sant’Agostino debbono essere, per onorare la loro fede, i migliori tra i cittadini.
E poi, riformare la Costituzione, cui il pensiero politico e sociale cattolico dette il contributo più alto, significa attuarla, non distruggerla, con quelle modificazioni che la rendano forza di progresso nella giustizia, nella solidarietà, nella protezione dell’ambiente, nel perseguimento della pace, quattro pilastri della civiltà dell’uomo moderno, non per caso sorti e costantemente predicati nel Magistero sociale della Chiesa cattolica, ma oggi sempre più minacciati di crollo.
 


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