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La dottrina buona per la nostra società

Il I Festival della dottrina sociale tenutosi a Verona è stato un messaggio di speranza e di gioia in un momento in cui l’Italia è protagonista di una profonda crisi etica. La promozione di una società fondata sulla dottrina sociale della Chiesa è stato il filo conduttore di tutta la manifestazione. La dottrina sociale, che non è un corpo estraneo al vivere quotidiano, vuole proiettare l’impegno dei cattolici in tutte le variegate forme dell’agire umano: dalla scuola, al lavoro; dal volontariato all’attività politica. Il 2011 peraltro è un anno particolarmente denso di significative ricorrenze: non solo per i 150 anni, ma soprattutto perché celebriamo gli anniversari delle più importanti Encicliche sociali, che, con incisività, hanno accompagnato la fecondità e la creatività del contributo dei cattolici al bene comune dell’Italia: il 120esimo anniversario dalla Rerum novarum di Leone xiii, l’80esimo anniversario della Quadragesimo anno di Pio XI, il 50esimo anniversario della Mater et magistra di Giovanni XXIII, il 30esimo anniversario della Laborem exercens e il 20esimo della Centesimus annus di Giovanni Paolo II.
 
Si può dire che la dottrina sociale della Chiesa ha caratterizzato la vita concreta di molti italiani lasciando un segno profondo nella nostra Costituzione. Per questo motivo è la chiave giusta per far ripartire il Paese. C’è l’urgenza di ricostruire una affidabilità-Paese e il Festival è stata la testimonianza che esiste una parte di Italia che non vuole restare a guardare. In questo senso i cattolici costituiscono una risorsa morale da mettere in campo per ricostruire e la dottrina sociale un insieme di riferimenti valoriali che attendono solo di essere attualizzati nel nuovo contesto culturale ed economico. Il mondo cattolico è attivo ed è in fermento, ma non rappresenta una minaccia alla laicità dello Stato. I cattolici sono un’opportunità per l’Italia (e forse l’ultima chance): un vivaio di lavori, energie, esperienze e testimonianze di un Vangelo che si incarna nel tessuto sociale. In questi anni, tra consumismo e populismo, i principi basici della dottrina cristiana sono quotidianamente rimasti disattesi nella pratica ed emerge sempre più forte l’esigenza di uomini e donne capaci di fare scelte responsabili, talvolta impopolari, costruite sui principi della dottrina sociale. Il Festival ha mostrato all’Italia che siamo: un Paese dotato di grandi risorse, con famiglie, imprese, cooperative, e una rete di rappresentanze sociali e di volontariato straordinarie. A Verona è emerso come i cattolici possano farsi strumento di una più solida unità del Paese e far ritrovare, anche a chi non condivide i principi della dottrina sociale, i fondamenti di una politica davvero rispettosa della dignità della persona. Nell’esperienza di fede di migliaia di cattolici, a Verona si è rinforzata la speranza vera e autentica per un rinnovamento del Paese. Una speranza viva e piena di carità.


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