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No Tav no party

E´ scattata all´alba di questa mattina in tutta Italia un´operazione di Polizia riguardante gli scontri avvenuti lo scorso 3 luglio in Val Susa, nel corso di due manifestazioni contro la costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione.
 
Il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, ha spiegato che “agli arrestati nell´ambito nel movimento No Tav sono contestati reati specifici che riguardano singole persone, individuate ad una ad una, in base a prove che noi riteniamo sicure, che il Gip a sua volta ha considerato tali, in ordine a comportamenti che concretano specifiche delazioni del codice penale, nessuna pesca nel mucchio”.
 
I reati contestati sono quelli di resistenza, violenza, danneggiamento, lesioni. “Sono oltre 200 gli appartenenti alle forze dell´ordine che risultano feriti o contusi. È un´operazione mirata – spiega il procuratore capo – in una materia incandescente. Abbiamo lavorato individuando esclusivamente coloro che sono raggiunti da prove sicure, per specifici reati, non per manifestazioni di dissenso. Chiunque sostenesse il contrario si metterebbe su una strada totalmente sganciata dalla verità”.
 
“Anche le denunce che alcuni manifestanti No Tav hanno fatto contro presunti abusi da parte delle forze dell´ordine sono vagliate con il medesimo scrupolo con cui e´ stata condotta l´inchiesta che ha portato all´operazione odierna”, continua Caselli, a palazzo di Giustizia, illustrando l´operazione della polizia scattata stamane all´alba in tutta Italia dopo i disordini in Val di Susa, in particolare del 27 giugno e del 3 luglio 2011.
 
Gli arresti (tra custodie cautelari in carcere ed obblighi di dimora) sono stati eseguiti a Milano, Asti, Biella, Belluno Bologna, Cremona, Cuneo, Macerata, Modena, Napoli, Genova, Palermo, Padova, Parma, Pistoia, Roma, Trento, Varese e Venezia. Perquisizioni e notifiche di avvisi di garanzia sono invece state eseguite a Chieti e Cosenza. Provvedimenti anche all´estero, nei confronti di uno spagnolo e una francese, e in Italia di un cittadino albanese ed uno ecuadoriano, quest´ultimo frequentatore di ambienti antagonisti milanesi.
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