Bisognerà attendere ancora un mese per sapere chi siederà alla poltrona di Confindustria. Ma i due contendenti appaiono ben distinti e giocano le loro carte.
Mentre Squinzi si muove verso su una “decisa semplificazione normativa e burocratica”, Bombassei punta invece ad una vera e propria “rifondazione di Confindustria lontano dalla politica”. E a sostenerlo in questa missione, l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, il quale sposa il programma di “rifondazione” confindustriale che Bombassei ha posto alla base della sua corsa alla presidenza.
Da parte sua, Squinzi, oltre a risultare favorito nel pronostico, riceve aperto sostegno dal presidente uscente Marcegaglia, che preoccupata del futuro di Confindustria, rivolgendosi proprio agli imprenditori di Federmeccanica poche ore prima della presa di posizione di Marchionne, afferma: “Certamente la dobbiamo migliorare e dobbiamo fare di più, ma ricordatevi: non distruggiamo Confindustria”.
