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E’ vero, l’attentat​o c’è. All’autori​tà morale di B-XVI

E´ vero scoop quello del Fatto di oggi? Dal punto di vista giornalistico e mediatico, non c´è dubbio che il quotidiano di Antonio Padellaro ha messo a segno un bel colpo. Allo stesso modo bisogna riconoscere che una certa forzatura è stata fatta. Il punto però non è il presunto complotto o la circostanza (dedotta con uno sforzo maieutico senza pari) per cui sarebbe previsto addirittura un attentato alla vita del Pontefice. Il tema di fondo su cui vale la pena di fare una riflessione a voce alta è che non si tratta di uno scenario futuribile.
 
L´attentato c´è stato ed è in corso. Non riguarda la vita di Benedetto XVI ma la sua autorità morale, quella della Chiesa cattolica italiana. Nel dicembre 2010 Formiche uscì in edicola con una copertina dal titolo “Nel mirino”. Era riferita al Vaticano. E´ passato poco più di un anno ed i timori della rivista hanno preso sempre più maggiore corpo. Il magistero del Santo Padre ed il suo tentativo di dare nuovo e vitale impulso all´evangelizzazione da fastidio e gli attacchi di un certo mondo laico, anche internazionale, non sono neppure tanto velati. Quel che però sconvolge è lo scontro di potere che emerge – anche questo senza troppi veli – dentro le Mura della Santa Sede.
 
Difficile individuare responsabili o addebitare colpe e certamente non tocca ad osservatori terzi distanti dalle vicende interna corporis di Oltretevere. Un problema però, esiste e diventa sempre più grande, e imbarazzante. Mettere così a repentaglio la figura della maggiore autorità morale mondiale, la stessa Chiesa e le sue istituzioni, è un gioco che non vedrà vincitori. Al di là di tutte le fuffe mediatiche, non ci si può più nascondere dietro un dito. In Vaticano c´è qualcosa che non va, e la società contemporanea fatica a comprendere i tempi di una istituzione millenaria. Bisogna proteggere la Fede ed il Santo Padre.
Il resto importa molto meno.
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