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F-35, vertice da Napolitano l’8 febbraio

Bisognerà attendere l´8 febbraio per decretare le sorti del programma dell´F35, l´aereo militare ad elevate prestazioni realizzato dalla Lockheed Martin, con la partecipazione anche di Finmeccanica.
In quella data il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato infatti il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per la trattazione dei temi relativi alle missioni e alla riorganizzazione delle Forze Armate.
Sarà in quella sede che il ministro della difesa, Giampaolo Di Paola, attenderà il via libera per il programma F-35.
 
Il Programma “F-35 (Joint Strike Fighter) ha l’obiettivo di sviluppare e produrre un sistema d’arma da combattimento di nuova generazione economicamente sostenibile e supportabile in tutto il mondo. Il Governo italiano si è impegnato ad acquisire entro il 2026, 131 cacciabombardieri americani, per un costo di almeno 15 miliardi.
 
Nonostante le critiche levate a riguardo da chi giudica immorale spendere miliardi per ordigni bellici, il ministro Di Paola ha affermato che “quel velivolo è comunque importante, è uno strumento con capacità fantastiche”. Intervistato nella trasmissione di RaiTre “In mezz´ora”, il ministro aveva affermato che “l´acquisto dei caccia Joint strike fighter si farà”. Precisando che lo stesso programma è però sottoposto a revisione a causa della crisi finanziaria.
 
Secondo quanto affermato dal segretario generale alla Difesa, Claudio Debortolis, in audizione alla Camera sul programma del Joint Strike Fighter, il ministro Di Paola sta rivedendo tutto il modello della Difesa, compreso il numero di aerei da caccia F35 da acquisire.
“Il sistema è utile al nostro paese? – si è chiesto il generale – Rispondo convintamente di si”. Sotto il profilo economico infatti il programma, al quale partecipa anche Finmeccanica, rappresenta, ha aggiunto il generale “una grande impresa industriale, che produrrà ricadute occupazionali nel nostro paese”, mentre sotto il profilo operativo, l´aereo “serve a una forza armata a cui puo´ essere chiesto di intervenire in scenari complessi”.
 
Il programma dell´F35 rappresenta un’opportunità per sostituire gli aerei militari che attualmente operano nell´aeronautica militare italiana e che arriveranno alla fine della loro vita operativa a partire dal 2017.
Gli aerei militari di cui si doterà l’Italia nei prossimi anni consentiranno inoltre al nostro Paese di soddisfare le proprie ambizioni in campo internazionale e di autodifesa.
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