Una cosa è certa: il pettegolezzo è ormai un criterio di attendibilità. E
il Vaticano è un bersaglio perfetto per scatenare morbosi scenari di
complotti e misteri. Ripensandoci l’atmosfera di questi giorni assurdi in cui si cerca di scardinare la autorità morale del Papa colpendo a destra e a manca i suoi collaboratori, ricorda un po’ quella descritta a metà degli anni ’90 nel “ Il Nemico” di Michael O’ Brian. Nel thriller lo scrittore statunitense raccontava un mondo apparentemente perfetto dove la Chiesa e i preti e anche il Papa erano ridicolizzati ed ignorati, e il Nemico preparava l’ attacco finale. Un romanzo certo, ma sorprendentemente realistico ed attuale.
La stampa “laica” attacca il Papa tirando fuori cartuccelle di stile
danbrownesco che coinvolgono i collaboratori, le grandi firme producono tesi e contro tesi su come tra le Sacre Mura ci si accapelli in vista di un eventuale conclave, e intanto il mondo viene distratto” da tutto quello che di importante accade nella Chiesa. A cominciare dal Simposio che alla Pontificia Università Gregoriana ha messo in luce la voglia e la capacità dei cattolici di affrontare e risolvere le crisi. E una grave come quella degli abusi sessuali del clero. Su questa piaga i cattolici sono stati i primi a chiedere perdono e a rimboccarsi le maniche offrendo strumenti di aiuto. Magari tutti gli stati e le altre istituzioni cominciassero a fare altrettanto.
E anche se la comunicazione è un po’ “tiepida” la Chiesa rimane la
istituzione più credibile ed affidabile. E questo lo sa bene chi ha deciso di attaccare prima la Chiesa in Italia con la vicenda ICI, poi la Santa Sede con un attacco alla sovranità nazionale dello Stato della Città del Vaticano con i vari presunti scoop su IOR e AIF fino alla sceneggiata finale del complotto.
A fine gennaio il Papa e i Capi Dicastero si sono riuniti come di
consuetudine per parlare dei temi importanti del governo della Chiesa. Si è parlato anche di comunicazione e della “passione per le notizie minute del pettegolezzo ecclesiastico”. Un virus che rischia di diffondersi fin troppo rapidamente.
Angela Ambrogetti – www.korazym.org
