“Una pietra che ha luce dentro, che ha vita”. Così sente Renzo Piano quando pensa alla pietra pugliese. “.. Soprattutto la pietra di Lecce, che si scopre negli edifici barocchi del centro storico –continua l’architetto-. Io non ho mai visto nella mia vita un fenomeno come quello del barocco leccese, che è un barocco fatto di superfici tranquille, calme, di pietra molto chiara, molto luminosa, che improvvisamente si increspano come la superficie del mare”.
Ed è proprio il minerale pugliese il protagonista della mostra “Oltre la pietra”. L’esposizione si terrà dal 9 al 26 febbraio nella sala Murat di Bari e conta il supporto della Regione Puglia e il Supporto operativo dello Sprint (Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese).
“Oltre la pietra” racconterà la produzione ed estrazione dei materiali lapidei in Puglia, attraverso campioni di marmi, elementi semilavorati scolpiti con grande tecnologia ed innovazione. La pietra leccese, il calcare della terra di Bari, la pietra d´Apricena a Foggia, la breccia corallina di Casteldelmonte, il Mazaro di Gravina sono minerali che raccontano storie. Ma non si tratta solo di materiali e di superficie; la lavorazione di ognuna di queste pietre di tipologie diverse racconta anche del contesto, della lavorazione, del territorio, del luogo dove prende vita.
Nella mostra ci saranno anche oggetti di arredo come tavoli, lavabi, sedute e volumi di decoro, progettati da architetti e designer. Tutti oggetti che sono stati disegnati a stretto contatto con le aziende locali. Il risultato sono curiose sculture che conferiscono alla pietra, sinonimo per eccellenza di rigidità e durezza, armonia e leggerezza da annoverare non soltanto come struttura portante, ma anche come elemento di design.
Ma il pubblico potrà anche vedere immagini di fotografi come Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto e Ferdinando Scianna, oltre a grafici e testi che spiegano la produttività della regione e le diverse tipologie. La vita delle pietre in Puglia.
