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Monti al Copasir, “minacce interne ed esterne per l’Italia”

Una svolta necessaria all´operatività dei Servizi segreti contro le “solite” minacce terroristiche, a cui però vanno ad aggiungersi i problemi legati alla crisi finanziaria, allo sviluppo tecnologico con la ´cybersecurity´ e alle code del terrorismo interno di derivazione anni ´70. Questo il contenuto emerso dall´audizione del Premier Monti al Copasir,  la prima audizione di un presidente del Consiglio da quando è entrata in vigore la legge di riforma degli 007.
 
Il confronto è durato oltre due ore e mezza.  Un “momento importante e intenso di confronto utile” che ha fatto dire al presidente del Comitato di controllo parlamentare sui Servizi segreti, Massimo D´Alema, che “lo spirito di collaborazione tra governo e Parlamento ha toccato oggi uno dei suoi momenti più significativi”.
Al termine dell´audizione del premier, D´Alema, incontrando i cronisti, ha raccontato che “Monti ha spiegato quali sono le priorità” dei Servizi italiani e, dalla riforma alla modernizzazione dei compiti e delle strutture alla razionalizzazione della spesa, “Monti non si è sottratto ad alcuna domanda”.
 
“Abbiamo soprattutto discusso – ha proseguito il presidente del Copasir – di come portare avanti l´indirizzo della riforma della legge 124 sui Servizi segreti, di come razionalizzare e ammodernare il ruolo dei Servizi segreti in relazione ai nuovi compiti, abbiamo discusso delle minacce che gravano sul nostro Paese e di come garantirne la sicurezza e abbiamo anche ragionato di come migliorare la collaborazione tra governo e Parlamento”.
 
A preoccupare il presidente del Consiglio e a imporre una ´svolta´ all´operatività dei Servizi sono le “solite” minacce terroristiche, a cui però vanno ad aggiungersi i problemi legati alla crisi finanziaria da un lato e allo sviluppo tecnologico dall´altro, con la ´cybersecurity´ a farla da padroni. Detto questo, durante l´audizione del premier è emerso anche che “in Italia persistono delle code del terrorismo interno di derivazione anni ´70, fenomeni legati all´anarco insurrezionalismo e fenomeni di violenza squadrista e di eversione di destra. Il problema é come questi fenomeni vengono monitorati, su questo abbiamo sollecitato una costante attenzione”.”Abbiamo anche esaminato – ha concluso D´Alema – i problemi del posizionamento dell´Italia nelle questioni di Siria e Iran, ma noi non facciamo politica estera”. Infine, grande attenzione anche ai mutamenti che “stanno avvenendo nel Mediterraneo, in particolare dove sono piú forti gli interessi dell´Italia, come ad esempio in Libia”.
Il contenuto dell´audizione di Monti è ovviamente coperto da segreto.


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