“Pensiamo che il concetto dei ´salotti buoni´ abbia tutelato bene l´esistente, abbia consentito la soravvivenza un po´ forzata dell´italianità di alcune aziende, non sempre facendo l´interesse nel loro lungo periodo”. Questa frase, non poco sibillina per quanto esplicita, l´ha pronunciata il presidente del Consiglio Mario Monti. Si tratta di parole che pesano come macigni e che sono state pronunciate davanti al gotha della comunità finanziaria italiana. La dichiarazione non ha avuto seguiti o commenti ma sta facendo rumore nei palazzi milanesi del potere economico.
A chi si riferisce il premier? E perchè parlarne proprio oggi? In questi giorni imperversa ancora la lotta su Fonsai, l´azienda assicurativa dei Ligresti e oggi oggetto di uno scontro fra Mediobanca (alleata con Unipol) ed i veneti di Palladio. Questa mattina poi il Financial Times ha accusato il sistema bancario italiano denunciando le difficoltà di Mps. I salotti buoni hanno materia per interrogarsi ma è lecito chiedersi se un presidente del Consiglio, che della materia è espertissimo, possa permettersi di lanciare un simile sasso nello stagno nascondendo poi la mano.
