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Ravasi: Il Cortile arriva dove la Chiesa non può

Allargare i confini; esserci dove la Chiesa non può arrivare. Ecco qual è la missione del Cortile dei gentili. In un’intervista al quotidiano Avvenire, Gianfranco Ravasi, cardinale del Pontificio Consiglio della cultura, fa il punto sul dialogo aperto con i “non credenti”, il cosiddetto ateismo “popolare”. Nonostante l’“ateismo”, dice, sia un termine obsoleto.“Il Cortile dei gentili si allarga e abbraccia culture, località, centri accademici diversissimi ma uniti… dal desiderio di indagare il senso del mistero dell’uomo”, ha spiegato Ravasi.
 
Per ora sono stati esclusi i due estremi dell’ateismo. E anche gli “atei devoti”, che in molti casi hanno esponenti con un’implicanza politica. Ravasi spiega la causa: “Da queste persone il tema religioso viene affrontato in maniera apologetica, per cui la religione cristiana costituisce solo un grande valore per l’Occidente”.
 
Sul giudizio del Papa del Cortile, Ravasi appunta che è stato lo stesso Benedetto XVI a ideare l’invito ai non credenti ad Assisi. E che già ha manifestato il suo entusiasmo verso il lavoro dicendo che era “particolarmente grato perché con il Cortile lei va dove noi, come Chiesa, non potremmo andare”.
 
La ragione di essere del Cortile? “Ritornare al modello di evangelizzazione di Paolo: l’Apostolo è stato capace di assumere le categorie del pensiero classico a lui contemporaneo per annunciare il cristianesimo”, ha detto il cardinale. Ravasi confessa di emozionarsi ogni volta nel ricordare quanto Agostino ha studiato Platone e Plotino per poterli battezzare.
 
Il Cortile con i giovani
 
Facebook, Twitter, il blog. Il mondo del web ha un’importante legame con il Cortile. Ravasi ha detto che si sta pensando adu na plenaria dedicata alle culture giovanili, alla secolarizzazione e alle indifferenze su vari campi: l’amicizia, la musica e i raduni corali.
 
Dopo avere incontrato Eric Schmidt, presidente di Google, Ravasi vuole un dialogare con Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e con Mario Vargas Llosa, premio Nobel di Letteratura. I confini per la parola del vangelo ormai sono aperti.


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