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Umberto I, Cardinale: “episodi indegni per un Paese civile”

Dopo l´ispezione choc al Policlinico Umberto I, continuano le polemiche rivolte alla malasanità.
“Sono episodi ingiustificabili e indegni per un Paese civile. Ogni reato deve essere perseguito senza alcuna accondiscendenza. La Procura ha aperto un’ inchiesta e il ministro Balduzzi d`accordo con me ha mandato gli ispettori”. Questa l`analisi fornita a Tgcom24 dal sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, sul presunto caso di malasanità all`Umberto I di Roma.
 
Sullo stato della sanità pubblica italiana, Adelfio Elio Cardinale ha spiegato che “negli ultimi 10 anni sono stati diminuiti 45mila posti letto, i medici non vengono rimpiazzati e i precari non rinnovati. Nel prossimo futuro circa 10 milioni di italiani non avranno assistenza sanitaria pubblica. Tutto deve essere rivisto”.
 
E per risolvere il problema Cardinale fa appello allo Stato e alle regioni, che insieme dovrebbero “rivalutare è la medicina del territorio perché il pronto soccorso è affollato anche per mali minori quando è l`unica struttura di riferimento. Serve una rieducazione dei laureandi in medicina che – ha concluso a Tgcom24 – devono capire la riorganizzazione del sistema”.
 
Il direttore generale del Policlinico Antonio Capparelli è stato convocato lunedì pomeriggio alla Pisana ed in serata l’assessorato alla Salute ha diffuso una relazione in cui si difende l’operato dei medici.
“Purtroppo si è scambiato un caso di buona sanità per uno scandalo. Noi abbiamo operato bene, la paziente non era in coma, è stata curata in modo ineccepibile”, dichiara il direttore generale.
 
A riguardo la Polverini si è mantenuta cauta. “I cittadini del Lazio – ha spiegato in un comunicato il presidente della Regione –  possono continuare a fidarsi della sanità pubblica e soprattutto di tutto il personale altamente qualificato, medico e non medico, impegnato quotidianamente a garantire il diritto alla salute delle persone. Questo è il mio impegno principale, insieme alla certezza che alla signora in cura presso il Policlinico Umberto I è garantita la massima assistenza”.
 


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