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Unicef: 1,4 miliardi di persone vivranno in baraccopoli

L’era dell’espansione delle baraccopoli. Entro il 2020, circa 1,4 miliardi di persone vivranno in insediamenti improvvisati. È questo l’allarme lanciato dall’Unicef nel rapporto presentato in contemporanea in tutto il mondo e consegnato a Roma questo martedì al Senato della Repubblica. Nel documento “La condizione dell’infanzia nel mondo 2012: Figli delle città”, si segnala che una persona su tre vive in zone non ufficiali, mettendo a rischio la vita dei bambini. L’urbanizzazione non programmata lascia centinaia di milioni di minori senza accesso ai servizi di base.
 
“Questo rapporto è dedicato a bambini e ragazzi che vivono negli ambienti urbani di tutto il mondo; sono più di un miliardo e il loro numero continua ad aumentare”, ha spiegato Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia. Alla presentazione ha partecipato anche Renato Schifani, presidente del Senato e Alberto Angela, Goodwill Ambassador. “Oggi il 50 per cento di tutta la popolazione mondiale vive in aree urbane ed entro la metà di questo secolo arriverà a oltre due terzi… Ogni anno la popolazione urbana aumenta di circa 60 milioni di persone. L´Asia ospita la metà della popolazione urbana mondiale, nonché 66 delle 100 zone urbane che crescono più rapidamente”, dice la relazione.
 
Unicef ha anche ricordato che nel 2010 quasi otto milioni di minori sono morti prima di aver raggiunto i 5 anni di età, in gran parte a causa di polmonite, diarrea e complicazioni da parto.
 
r.m


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