È morto questa mattina, l’uomo che ieri, durante l´atterraggio dell´aereo del capo del Pentagono, Leon Panetta, nella base britannica di Camp Bastion, nel sud dell´Afghanistan, ha sottratto un pick-up a un soldato Usa, e guidando ad alta velocità, andando a sbattere prendendo fuoco.
Un generale americano ha escluso oggi l´ipotesi di un attentato al capo del Pentagono Leon Panetta, riferendo della morte dell´uomo. “Personalmente credo volesse far male”, ha detto alla stampa il generale Mike Scaparotti, escludendo però che l´obiettivo fosse Panetta: “Non credo che avesse nulla a che fare con l´arrivo del Segretario di Stato”. Perchè “non c´è modo di distinguere un aereo da un altro”.
Probabilmente voleva colpire i marines radunati per accogliere il capo del Pentagono Leon Panetta nella base britannica di Camp Bastion, nel sud dell´Afghanistan, l´interprete afgano che ieri era alla guida del veicolo andato in fiamme sulla pista d´atterraggio della base durante l´arrivo del Segretario alla Difesa Usa.
Stando a quanto riferito oggi da un funzionario militare Usa, l´uomo aveva preso di mira i marines “riuniti per accogliere l´aereo del Segretario alla Difesa”.
Intanto un migliaio di persone hanno manifestato nel sud dell´Afghanistan per protestare contro il massacro di 16 civili, nove dei quali bambini, per mano di un soldato americano domenica scorsa.
La manifestazione si è svolta a Qalat, la capitale della provincia di Zabul, confinante con quella di Kandahar, dove ha avuto luogo il dramma. Poche ore prima gli Stati Uniti avevano annunciato che il soldato responsabile della carneficina sarebbe stato trasferito fuori dall´Afghanistan. I manifestanti di Qalat hanno reclamato che il colpevole sia giudicato pubblicamente in Afghanistan.
Oggi è il secondo giorno di visita nel Paese per il ministro americano della Difesa, Leon Panetta, che ha confermato la promessa del presidente degli Stati Uniti Barack Obama di svolgere un´inchiesta approfondita sull´azione del soldato, definita un atto individuale isolato.
