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Bersani: “Il premier non può fare a meno di noi”

Ieri il premier, dall´Asia, ha sentito il bisogno di ribadire che “il Governo sta godendo di un largo consenso nei sondaggi, i partiti no”. Per essere un tecnico, non ha nulla da invidiare al politico più navigato, hanno pensato i democratici. La ´necessità di dare segnali ai mercati´ non sembra sufficiente a spiegare l´escalation del presidente del Consiglio e, ragiona un esponente Pd, sarebbe interessante “capire chi è che suggerisce questa linea al premier”.
 
Non cadere nella provocazione, il Pd eviti ogni polemica, saranno i fatti a ricondurre Mario Monti a più miti consigli. E´ questa la consegna di Pier Luigi Bersani ai dirigenti del Pd, il segretario democratico intuisce che c´è un qualche disegno politico dietro alle continue ´frustate´ del presidente del Consiglio, forse quell´ “agguato” denunciato lunedì scorso da Massimo D´Alema in direzione, forse la volontà di posizionarsi in vista della campagna elettorale del prossimo anno, come insinuava stamattina l´Unità.
Monti “alla fine dovrà rendersi conto che non può fare a meno di noi”, afferma Bersani.  Anche perché le elezioni a ottobre potrebbero pure non dispiacere a Bersani, come dice il Pdl, ma solo a patto che non sia il Pd a provocare la crisi.
 
Bersani non ci sta a farsi cucire addosso il ruolo di quello che mette i bastoni tra le ruote del Governo. Il segretario democratico, anche qualche giorno fa a Genova, ha sottolineato che il Pd “con generosità” ha detto sì alla nascita dell´esecutivo Monti per il bene del Paese. Per questo il leader Pd ha detto sì al vertice sulle riforme, nonostante continui a nutrire fortissimi dubbi sulle reali intenzioni del Pdl: bisogna far vedere che ce la mettiamo tutta, è il ragionamento, visto che Monti prova a dipingere i politici come perditempo e sé stesso come quello che risolve i problemi da solo.
 
Il Pd, però, rispetto al Governo, intende assumere una linea ferma, ma non polemica, per evitare che qualcuno provi ad addossare ai democratici le difficoltà del Governo e, chissà, l´eventuale crisi: “O politici e tecnici, assieme, riescono a convincere il paese – ha detto oggi – o sotto la pelle del paese ce n´è abbastanza per prendere a cazzotti sia i politici, sia i tecnici”. Lunedì in direzione, a porte chiuse, era stato più esplicito: “Non ci si attardi più per favore – non lo dico per il nostro dibattito qui, ma è un messaggio che vorrei rivolgere fuori – nel gioco stucchevole tra tecnica e politica. Immaginando possibili scenari per cui la politica possa essere messa al guinzaglio, magari per via tecnica. O magari solo per un vezzo, qualche volta sentiamo l´eco di questo gioco in certe affermazioni del governo, dintorni tecnici, politici, qualche volta anche in alcune nostre discussioni”.
 
Secondo Bersani il Pd non può permettersi di cedere sull´articolo 18, ma non può nemmeno lasciare che Monti e il Pdl lo dipingano come ´quello che vuole la crisi´. Dunque, insiste Bersani, fermezza ma anche freddezza. Poi, “saranno i fatti a far capire a Monti che di noi ha bisogno”.
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