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Chi è Elsa Monti

Si dice che dietro un grande uomo, c´è sempre una grande donna. Elsa Monti, moglie dell´attuale premier italiano, condivide con il marito gli stessi modi timidi e riservati. Ma nell´intervista rilasciata a Chi in edicola domani rivela anche un tratto moderno e coraggioso del suo carattere: “Quando Mario, dopo la laurea, ha deciso di andare negli Stati Uniti a perfezionarsi all`Università di Yale, conoscendoci ormai da un po´ di anni, ho pensato che non ero più disposta ad aspettare, per cui mi sono decisa a chiedergli di sposarci”. E aggiunge: “Mi sono sposata molto giovane, a ventidue anni. Tra me e mio marito si è creata ben presto una suddivisione di ruoli molto marcata. La ribalta ce l`aveva lui, la retrovia spettava a me”.
 
Sull´attuale ruolo da consorte del Presidente del consiglio italiano, chiarisce: “Non mi sento una first lady, perché la first lady in Italia è la moglie del presidente della Repubblica, certo non la moglie del capo del governo. E poi ho piena consapevolezza della temporaneità di questa esperienza. E questo fa sì che io cerchi di viverla al meglio. In fondo, si tratta di un periodo breve: che peso dovrei sentire?”.
 
Della famiglia, i Monti hanno due figli grandi, Elsa dice: “Mio marito si è appassionato ai figli più tardi. Li ama tantissimo, intendiamoci. Ma, finché non c´è stato tra loro lo scambio verbale, intellettuale, non è stato un padre così presente. Poi, a mano a mano che crescevano, è tutto cambiato”.
 
Milanese, classe 1944, 67 anni compiuti il 22 ottobre scorso, la first lady d´Italia occupa da anni un ruolo di spicco all´interno della Croce Rossa di Milano. Una vita dedicata ai più deboli, un impegno portato avanti con dedizione e convinzione dai vertici della Sezione femminile della Cri meneghina.
Iscritta al comitato di volontarie in rosa dal 1993, quindi in campo da quasi 20 anni, Elsa Monti è da circa 10 anni alla guida della Sezione femminile della Croce Rossa di Milano: prima come presidente, poi come ispettrice e ora come commissaria. Anche se lei preferisce definirsi “volontaria”.
Perché “anche il volontariato è un lavoro”, affermava in un´intervista del 2009 al Giorno, una delle rarissime occasioni in cui ha accettato di parlare. Non di sé, ma del suo impegno sociale.
 
Se dopo una riunione c´è da servire il caffè, oppure da sgombrare un tavolo dai bicchieri di carta, la signora Monti si dà da fare come una volontaria qualsiasi, la descrive chi ha avuto modo di vederla all´opera. E c´è sempre lei in prima fila quando si tratta di organizzare iniziative per raccogliere fondi: dal mercatino di Natale al tradizionale concerto benefico alla Scala di Milano, che la Sezione femminile della Cri meneghina organizza ogni anno in aprile-maggio.
 
“In vita mia non ho mai chiesto un favore personale”, spiegava Elsa Monti nell´intervista. “Cinque lire per me non le chiederei”, ma quando si tratta di fare del bene domandare è giusto: “Credo in quello che facciamo”, e del resto “quale altro modo abbiamo?”.
Raccolta fondi e assistenza socio-sanitaria, dunque, le sue missioni tanto che nei momenti più caldi quando è immersa nel suo lavoro “da mattina a sera lascia “i frigoriferi vuoti” a casa. “Per fortuna mio marito è molto tollerante – confidava nell´intervista – Per noi tutte, comunque quando arrivano i nipotini il tempo diminuisce”.
 
f.a.


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