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Confindustria, Bombassei: Cara Giunta, ti scrivo…

“La responsabilità di chi siede nella Giunta di Confindustria è grande, non solo per l`organizzazione imprenditoriale ma anche per il futuro del nostro Paese, e spetta solo alla autonoma responsabilità dei suoi membri determinare il corso dei prossimi anni”. E´ questo il messaggio che Alberto Bombassei, candidato in corsa per la presidenza di Confindustria in contrapposizione a Giorgio Squinzi, ha inviato ieri pomeriggio ai membri di Giunta dell´Associazione chiamati, giovedì, a designare il successore di Emma Marcegaglia.
 
In una lettera ai membri del Parlamentino, che l´agenzia TMNews ha anticipato, Bombassei ha ricordato agli industriali: “Il futuro del Paese è anche in mano a noi imprenditori, grandi, medi, piccoli. Solo le imprese, con la loro innovazione ed energia imprenditoriale, possono mantenere alta la bandiera dell`Italia e garantire posti di lavoro stabili, produttivi, non assistiti”.
Bombassei, nella lettera, è tornato a sollecitare un salto di qualità di Confindustria, chiedendo di mettere fine al fenomeno dei “confindustriali di professione”.
 
“Occorre che viale dell`Astronomia – ha spiegato il patron della Brembo – torni ad essere un luogo per professionisti di altissima qualità in grado di interloquire con Bruxelles e con il Governo con il massimo grado di autorevolezza, che siano vicini alle Associazioni, in grado di capirle, di ascoltarle. Solo una tecnostruttura di qualità consentirà agli imprenditori un impegno ai vertici confindustriali compatibile con il mantenimento di responsabilità aziendali evitando l´espandersi del fenomeno degli imprenditori “confindustriali per professione”.
 
Occorre, secondo Bombassei, che “i principi etici nella vita associativa siano fermamente rispettati e che il tempo dedicato a Confindustria sia usato in modo efficiente. Sono necessarie discussioni concrete, decisioni consapevoli, in organi snelli, non pletorici”. Del resto “i prossimi anni saranno fondamentali per il futuro dell´economia italiana e per le nostre aziende” che devono “continuare a produrre e investire in Italia”. E poi, “una volta superato il rischio default del debito dobbiamo concentrarci senza indugi sul recupero di competitività. Il Governo – si legge nella lettera – ha dimostrato una forte volontà di procedere nelle riforme. Le riforme che da tempo invochiamo. La situazione politica può essere instabile ancora per un lungo periodo. Abbiamo bisogno di una visione di lungo periodo che coniughi crescita e lavoro”.
 
In questo contesto, secondo Bombassei, “il ruolo di una grande istituzione come Confindustria sarà determinante nei prossimi anni purché sappia tradurre i bisogni delle imprese in soluzioni da proporre agli organi di governo europeo, nazionale, locale. Sappia collocare tali soluzioni in un contesto macroeconomico e di sostenibilità sociale. Sappia aiutare le aziende ad aprirsi ai nuovi mercati, ad essere sostenute nel loro impegno per la ricerca e l`innovazione; sappia sostenere con pari dignità un confronto aperto con il sistema bancario; sappia difendere al suo interno la dimensione industriale contro le rendite di posizione”.


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